Sulle liste d’attesa serve gioco di squadra
Sul decreto per abbattere le liste d’attesa “c’è un cronoprogramma che sta andando avanti, un’interlocuzione costante con le Regioni.
In evidenza

Il cronoprogramma è scandito da una serie di decreti attuativi e dovrebbe concludersi nell’arco di due mesi”. Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo al “Forum in Masseria”, a Manduria, organizzato da Bruno Vespa e Comin & Partners.
“Ho chiarito che non c’è nessuna voglia mia e del Governo centrale di occupare degli spazi che oggi la legge italiana lascia alla Regioni – ha spiegato il ministro -. La parte pratica della sanità da oltre 20 anni è in mano alle Regioni”. Il Centro Unico per le prenotazioni, che unisce le prestazioni delle strutture pubbliche e di quelle private convenzionate, e l’organismo centrale per la vigilanza sui tempi “sono un ausilio alle Regioni. E’ un gioco di squadra – ha ribadito Schillaci -: il governo, il ministero, le Regioni, i direttori generali. Ognuno deve fare la sua parte, anche i cittadini. Tutti quelli che hanno prenotato una prestazione due giorni prima di effettuarli saranno chiamati, perchè abbiamo visto che a volte purtroppo i cittadini non vanno all’appuntamento e non chiamano per disdirlo. Questo è un richiamo anche ai cittadini, questo impatta a volte anche nel 15-20 per cento dei casi”.
Italpress
Altre Notizie della sezione

In Italia 18 strutture ospedaliere tra le eccellenze mondiali.
15 Settembre 2025La nuova classifica World’s Best Smart Hospitals 2026 individua i 350 ospedali leader in 30 Paesi per utilizzo di tecnologie digitali, intelligenza artificiale e automazione a supporto dell’assistenza ai pazienti.

A un anno dal rapporto Draghi, nessuna raccomandazione sull’energia è stata ancora attuata
15 Settembre 2025Stanno a zero anche la difesa, la farmaceutica e la filiera automotive, mentre si registrano progressi sul fronte delle materie prime critiche. Complessivamente l'attuazione si ferma all'11,2%

L’Italia sotto tiro digitale
15 Settembre 2025Dalle Olimpiadi a Milano-Cortina alle urne: la vera minaccia non è l’hacker che spegne un server, ma la manipolazione che mina la fiducia nel voto.