Professioni tecniche, idee fondi sisma
Rischio di ostacolo alla erogazione di finanziamenti agevolati
Evitare che i contributi per la ricostruzione post-terremoto “vengano assoggettati ai controlli preventivi previsti dal Testo unico bancario in materia di antiriciclaggio, tenendo presente che i procedimenti di erogazione degli stessi contributi sono tutti predefiniti e, quindi, trasparenti e le somme sono erogate da soggetti terzi (Istituti bancari convenzionati)”. A proporlo la Rete delle professioni tecniche (Rtp), nel corso dell’audizione nelle commissioni riunite Lavori pubblici ed Ambiente del Senato sul decreto Sblocca Cantieri.. “Il rischio – ha spiegato il presidente dell’organismo degli Ordini Armando Zambrano – è che l’obbligo di tale verifica diretta da parte degli istituti bancari convenzionati nell’ambito del ‘plafond sisma’ in capo ad ogni singolo proprietario impedisca l’erogazione del finanziamento agevolato”. Sarebbe, inoltre, “necessario”, a giudizio della Rtp, “inserire un ordine di priorità per l’esame delle pratiche di accesso ai contributi per la ricostruzione, privilegiando gli interventi su abitazioni principali, o ad attività produttive già in esercizio, a partire da quelli già in corso”. “Perplessità” della Rete delle professioni tecniche anche sull’appalto integrato, perché “ogni appalto per l’esecuzione di opere pubbliche non può prescindere dalla redazione di un progetto esecutivo di qualità”, e tale “procedura anomala” sebbene “potrebbe ingannevolmente – ha detto Zambrano – apparire più snella, in quanto consente l’affidamento dei lavori in mancanza di un progetto esecutivo, finisce inevitabilmente per alimentare, da un lato un numero sempre più elevato di casi in cui si registra la mancata coerenza tra livelli successivi della progettazione e, dall’altro, nuove varianti in corso d’opera, contenziosi, extracosti e, in definitiva, opere incompiute”. Quanto riguarda, poi, la norma che disciplina l’incentivo (pari al 2% dell’importo dei lavori, ndr) ai tecnici della Pubblica amministrazione, “assegnato esclusivamente per le attività di progettazione, di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, di verifica preventiva della progettazione e non più per le attività di programmazione della spesa per investimenti, di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici”, la Rtp parla di un’impostazione che “travisa il ruolo dei dipendenti pubblici, che non dovrebbero ricevere incentivi extrastipendiali per attività ordinarie, ma dovrebbero semmai esser valorizzati soprattutto nell’ambito del controllo dell’intero processo di esecuzione delle opere, riservando la progettazione ai liberi professionisti”.
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