A sinistra entra nel vivo la campagna pro-voto
I referendum secondo tutti i sondaggi non raggiungeranno neanche lontanamente il quorum.
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Vista la presenza del quorum non andare a votare è una scelta tattica legittima, basata su una previsione. Se un elettore contrario ai quesiti prevede che il quorum non sarà raggiunto, il modo più efficace per far valere la sua contrarietà è proprio quello di non andare a votare.
Per il referendum abrogativo l’astensione è una delle opzioni di voto, che sono 3 e non 2: Si, No, Non Voto.
La differenza nasce dal fatto che nelle elezioni l’astensione significa:
“Lascio fare”
mentre nel referendum abrogativo:
“Voglio lo status quo”
(che per altro è stato approvato dalla maggioranza di tutti i cittadini per il tramite del Parlamento).
Quindi il non voto, implementato non recandosi al seggio ovvero rifiutando la scheda, è a tutti gli effetti un no strategicamente rafforzato dal fatto che anche chi non vota per disinteresse contribuisce al suo successo. Del resto, chi non è interessato implicitamente avalla lo status quo.
Non basta che siamo il paese europeo che già oggi conferisce più cittadinanze? Troppo poche ancora? Allentare i requisiti mentre tutta Europa li alza.
Si dovrebbe essere ancora più restrittivi: “Cittadinanza, in Italia il maggior numero di acquisizioni nell’UE. https://integrazionemigranti.gov.it/it-it/Ricerca-news/Dettaglio-news/id/3709/Cittadinanza-in-Italia-il-maggior-numero-di-acquisizioni-nellUE“
La sinistra italiana, sempre più isolata.
Eppure, lo stesso Napolitano, sul referendum trivelle, sottolineava che l’astensione è legittima se non si è concordi coi quesiti del referendum.
I referendum secondo tutti i sondaggi non raggiungeranno neanche lontanamente il quorum. Non andare a votare è pienamente legittimo e questi interventi per colpevolizzare fanno solo sorridere.
“Non andare a votare significa dire ‘non mi riguarda’” no, visto che è previsto un quorum significa:
– ‘ , opzione valida al limite anche con chi è contrario alla legge, ma non ritiene il referendum strumento valido per modificarla;
La cosa che fa sorridere è che a sinistra nemmeno ci provano, a convincere sul contenuto dei referendum: cercano semplicemente di colpevolizzare chi non andrà a votare, sperando di raggiungere il quorum, nella convinzione, del tutto ragionevole, che chi ci va voti “sì”, e che quindi il semplice raggiungimento del quorum comporterà il successo referendario. Ma non spiegano nemmeno “perché” la gente dovrebbe votare “sì”: suppongono semplicemente che chi è di sinistra voterà sì per fede nell’infallibilità della sinistra, o per sentirsi migliore della destra.
Poi ci si domanda perché la sinistra perde voti.
Invece quello che fa arrabbiare della destra è che non prova nemmeno a spiegare perché respingere i referendum con il no, ma spinge tout court a non votare, cioè a privare innanzitutto se stessi ma anche tutti quelli che a votare ci andranno, della possibilità di esprimere la propria opinione nel merito.
on regalare la cittadinanza, dato che già ne diamo il record in Europa, è un ottimo argomento. I quesiti sul jobs act poi sono peggiorativi, si informi. Se è contrario è meglio non votare o non ritirare le schede, o fa solo il gioco dei favorevoli.
I referendum secondo tutti i sondaggi non raggiungeranno neanche lontanamente il quorum. Non andare a votare è pienamente legittimo e questi interventi per colpevolizzare fanno solo sorridere.
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