Anno: XXVI - Numero 232    
Martedì 2 Dicembre 2025 ore 13:15
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La maggioranza Pd a Montepulciano blinda Schlein.

“Non restiamo chiusi nelle nostre stanze, immergersi nella società per costruire programma vers il popolo

La maggioranza Pd a Montepulciano blinda Schlein.

“Io continuerò ad essere la segretaria di tutte e tutti e continuerò a difendere ogni giorno il pluralismo perché siamo figli e figlie di tutte le culture politiche che hanno fondato” il Pd, “perno fondamentale della coalizione”. Così la segretaria dem Elly Schlein, a Montepulciano, dove si è svolta la tre giorni organizzata dalla ‘maggioranza’ (le tre aree che hanno sostenuto Schlein al congresso: AreaDem di Dario Franceschini, Dems di Andrea Orlando ed ex art.1 di Roberto Speranza) che, alla kermesse ‘Costruire l’alternativa’, ha voluto blindare la sua leadership all’interno del partito e in vista delle future alleanze. E che, al tempo stesso, ha chiesto di contare di più.

Alle aree Dem, Schlein, ha riconosciuto di aver offerto un “contributo prezioso” di cui “raccoglieremo insieme i semi”. Puntualizzando: il Pd, ha detto, “non resta chiuso nelle sue stanze ma si immerge nella società”. E’ una “grande comunità, larga, aperta e anche plurale, fatta di tanti protagonisti, tante voci e sensibilità importanti”, dai “circoli” a “chi allestisce i gazebo”, “chi fa il volontario”, la “nostra classe dirigente diffusa, i nostri sindaci, i nostri parlamentari e il gruppo dirigente e territoriale insieme”. Unico antidoto contro l’astensionismo e per rimotivare, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, tra le associazioni e sui territori, “chi non ci crede più”.

Il Pd, è la “casa di tutti coloro che condividono una idea del futuro. Non significa galleggiare per non scontentare nessuno, significa discutere per poi assumere decisioni nette per farci capire da chi è fuori”, ha precisato.

E’ giunto “il momento di ingaggiare una discussione vera, un confronto che deve aprirsi e respirare cogliendo quello che arriva da fuori, ascoltando con umiltà. Potrete contare su di me come io so di potere contare su di voi in questo lavoro faticoso”, ha sottolineato.

Poi, sulla dialettica interna al partito, ha aggiunto: “Concordo con chi dice qui che dobbiamo allargare, la buona notizia è che la maggioranza si è già allargata e anche qui ci sono persone che al congresso avevano fatto scelte diverse”, come Gianni Cuperlo, Dario Nardella, i neoulivisti di Crea presenti nel borgo senese. Un passaggio lo ha dedicato anche ai riformisti, usciti da Energia popolare di Stefano Bonaccini, che si sono trovati ieri a Prato: “Da Prato emergono interessanti proposte che troveranno spazio nel libro verde che sta mettendo a terra Orlando”.

“Ora – ha insistito – organizziamoci per l’ultimo miglio”. Per la segretaria è l’ora di raccogliere il consenso ottenuto alle regionali (“siamo il primo partito se contiamo i voti veri” e “cresceremo ancora”) e di costruire “nel paese e con il paese” un programma per le politiche del 2027″ perché, “ci prepariamo ad andare al governo vincendo le elezioni con la coalizione progressista”.

La prossima tappa sarà un’assemblea nazionale, sulla data c’è ancora riserbo. Si è parlato del 13, poi del 14 dicembre. “Al massimo a gennaio”, suggerisce qualcuno. Ma è più probabile “entro dicembre”. Un’assemblea che potrebbe preludere ad un congresso, tema su cui nessuno si è sbilanciato.

L’ex ministro del Lavoro e ‘padre’ di Dems Andrea Orlando, rispondendo all’ipotesi su un eventuale congresso anticipato, si è limitato a dire: “non so quale sia la forma che si riterrà più opportuna. Quello che è certo è che serve un momento in cui si rifaccia il punto perché il congresso che abbiamo alle spalle è stato fatto oltre due anni fa ma è come se ne fossero passati 25 di anni”, tra guerre, Trump e “l’involuzione autoritaria del Paese”.

“Qui oggi non nasce una corrente che vuole garantirsi una fetta del potere ma un’area che vuole far emergere idee e contributi da offrire a tutto il Pd nel percorso verso le politiche”, ha detto Michela Di Biase, la quale ha colto l’occasione per affermare che “la candidata premier è la segretaria del partito e se ci saranno le primarie è la candidata del partito alle primarie. Aggiungiamo a questo anche un voto in assemblea per dire che sarà l’unica candidata del Pd alle primarie di coalizione”.

 

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