Piero Fassino indagato per furto.
Cresce l'imbarazzo nel Pd: “È sparito, non lo vediamo più”.
Piero Fassino, formalmente indagato per furto, è sparito dalla circolazione. Da quando è finito sui giornali con l’accusa di aver rubato un profumo all’aeroporto di Fiumicino, il deputato dem ha disertato tutti gli appuntamenti a Montecitorio, si è chiuso in casa e non risponde neppure ai suoi amici del Pd. «È sparito, non si fa più vedere», raccontano. C’è imbarazzo nel partito di Elly Schlein, che evita di commentare la vicenda giudiziaria. Chi si trova costretto a dover dire due parole sul caso, si dice incredulo di quelle accuse. «Conosco Piero da tanti anni e non posso assolutamente credere a questa cosa. Deve essere certamente frutto di un grande equivoco e mi aspetto che alla fine venga fuori che avevo ragione io», ha detto la candidata alle Europee per il Pd Alessia Morani, a Un giorno da pecora, su Rai Radio1. Eppure a carico di Fassino ci sono i filmati che lo riprendono mentre fa scivolare uno Chanel Change in tasca, oltre alle dichiarazioni di sei persone, tra commessi e addetti alla vigilanza del duty free del terminal, messe nero su bianco nell’informativa che la Polaria ha consegnato al pm di Civitavecchia Alessandro Gentile, a seguito della quale il magistrato ha formalmente iscritto nel registro degli indagati il deputato torinese.
«Come difesa non abbiamo ancora ricevuto gli atti, quando li riceveremo valuteremo come procedere», ha detto l’avvocato Fulvio Gianaria, difensore di Fassino, il quale spera sulla tenuità del reato. Contro l’ex Guardasigilli, che dovrebbe essere ascoltato nei prossimi giorni, pesa però una sorta di recidività, emersa dalle testimonianze, per due precedenti avvenuti allo stesso duty free prima del 15 aprile, giorno in cui Fassino sarebbe stato fermato e denunciato con la boccetta di eau de toilette in tasca. I teste hanno messo agli atti che il deputato era già nel mirino della sicurezza, visto che nel periodo di Natale avrebbe portato via un profumo, dileguandosi in mezzo alla folla, e un altro Chanel avrebbe tentato di sottrarlo il 27 marzo, ma scoperto lo avrebbe pagato. Nell’ultimo blitz la sicurezza lo ha messo all’angolo, grazie anche alle telecamere, che riprendono Fassino mentre si guarda intorno e fa scivolare la boccetta nella tasca.
Il Tempo
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