L’Unione Camere Penali Italiane veniva fondata il 14.02.1982.
Il documento della Giunta.
Oggi, quarant’anni fa, nasceva l’Unione delle Camere Penali Italiane. Un gruppo di avvocati penalisti dava vita ad una associazione politico culturale per affrontare finalmente insieme – e non più solo nella militanza professionale – il tema della libertà del difensore e della forza delle sue prerogative.
Di lì a qualche anno, sulla spinta di una nuova cultura democratica, il Legislatore avrebbe adottato il codice accusatorio e gli avvocati penalisti sarebbero stati protagonisti del lungo percorso che avrebbe portato all’approvazione dell’art. 111 della Costituzione.
Finalmente l’Avvocatura penale diventava anche un soggetto politico, fondamentale per l’affermazione dei principi del giusto processo.
Da quarant’anni Ucpi è punto di riferimento imprescindibile per chiunque voglia contribuire ad affermare i principi del diritto penale liberale e combattere contro ogni forma di giustizialismo.
Avremo modo, nei prossimi appuntamenti dell’Unione, di ricostruire la nostra storia anche per farne memoria.
Oggi è il giorno nel quale dobbiamo essere grati all’intuizione di quei maestri che, in modo visionario ma anche assolutamente concreto, immaginarono la possibilità di una iniziativa comune per una giustizia più giusta e perché nessun avvocato, indossata la toga, fosse mai solo.
Lunga vita all’Unione delle Camere Penali Italiane e buon compleanno a tutti noi.
La Giunta
Roma, 14 febbraio 2022
Altre Notizie della sezione
In discussione la dignità delle professioni ordinistiche
06 Maggio 2024Dura presa di posizione dell’Ordine degli Avvocati di Roma sull'Anac. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha inviato una Nota a diverse istituzioni, tra cui la Premier Giorgia Meloni e il Presidente di Anac Giuseppe Busia.
«Disponibili al confronto con Nordio sulla riforma prima che diventi legge»
06 Maggio 2024Il sindacato delle toghe cambia postura e apre al dialogo con il guardasigilli in vista del prossimo congresso di Palermo.
L’Anac non può chiedere di cancellare l’equo compenso e la dignità dei professionisti
06 Maggio 2024Il presidente del Cnf Francesco Greco replica all’Autorità Anticorruzione, che ha inviato al governo una nota contraria alle nuove norme sul lavoro intellettuale: «Le garanzie che le Pa devono poterci chiedere non possono consistere nel ritorno delle gare al ribasso».