I praticanti avvocati trentini vincono il Torneo nazionale di retorica forense
La vittoria è stata resa possibile grazie allo studio, alla dedizione ed alla tenacia di Alice Endrizzi, Maddalena Garzon, Viviana Milani e di Simon Christoph Thun Hohenstein Welsperg.
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Alla fine l’hanno spuntata i giovani praticanti avvocati trentini al torneo nazionale di retorica forense di Cosenza andato in scena negli scorsi giorni. La vittoria è stata resa possibile grazie allo studio, alla dedizione ed alla tenacia di Alice Endrizzi, Maddalena Garzon, Viviana Milani e di Simon Christoph Thun Hohenstein Welsperg, che hanno – con orgoglio – egregiamente rappresentato il Foro trentino. E domani, venerdì 8 luglio, alle 16 nella sede della Scuola Forense dell’Ordine degli Avvocati di Trento si terrà la premiazione della sesta edizione del torneo nazionale di retorica forense – Scacco d’Atto,
Il torneo è un progetto sostenuto dal consiglio nazionale forense e dalla scuola superiore dell’avvocatura, il cui obiettivo è quello di avvicinare i giovani dottori praticanti allo studio delle tecniche dell’ars oratoria, affinché facciano propri gli strumenti del potere dialettico-argomentativo. L’”arte di saper argomentare” è complessa, richiede chiarezza, rigore metodologico dell’esposizione, e, nel contempo, conoscenza delle tecniche di persuasione.
Lo studio della retorica forense comporta impegno, va coltivato giorno per giorno. È per questo che la Scuola Forense di Trento ha deciso di avviare un percorso specificatamente ad essa dedicato, percorso sfociato nella partecipazione al Torneo nazionale di retorica Scacco d’Atto nel quale la scuola trentina si è distinta, aggiudicandosi il primo posto.
Il percorso di preparazione dei dottori praticanti è stato reso possibile anche grazie alla disponibilità, professionalità e passione della Coordinatrice del progetto l’avvocata Laura Segantini e degli avvocati docenti tutti, che li hanno accompagnati, passo dopo passo, in questa esperienza di crescita non solo professionale, ma anche personale. Il tutto grazie alla collaborazione della direttrice della scuola forense di Trento l’avvocata Carmen Triolo e del consiglio direttivo, nonché al patrocinio del consiglio dell’ordine degli avvocati di Trento, che ha sostenuto l’iniziativa.
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