Anf. La macchina della giustizia è, malata, pericolo di maggiore distacco dei cittadini”
Il grido d'allarme lo lancia da Giampaolo Di Marco, segretario generale dell'Associazione Nazionale Forense.
In evidenza
“La macchina della giustizia è in questo momento malata e le terapie attualmente in atto non stanno funzionando“. Il che si traduce in “un sempre maggiore distacco dei cittadini dalla Giustizia”, rassegnati a non vederla più come una risoluzione dei loro problemi. È il grido d’allarme lanciato da Giampaolo Di Marco, segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario presso la Corte d’Appello de L’Aquila.
Di Marco ricorda che proprio pochi giorni fa le Sezioni Unite della Suprema Corte di Cassazione hanno ricordato che l’esercizio della giurisdizione non può svolgersi “senza la reciproca e continua collaborazione tra avvocati e magistrati, che si deve fondare sul principio di lealtà”. Ed è in questo senso che il segretario generale lancia un appello a tutte le professionalità della giustizia: “L’Avvocatura ha sempre offerto la propria disponibilità a lavorare assieme su obiettivi comuni“, disponibilità che “è stata spesso raccolta dagli altri attori del sistema Giustizia, ma talvolta si sono perse delle occasioni importanti”.
Il primo tema “sul quale tutti i professionisti del diritto potrebbero confrontarsi è quello dell’accesso alla Giustizia, che negli ultimi anni vediamo sempre più compresso. Dalla fine della crisi pandemica in avanti assistiamo, anche visivamente, ad una desertificazione dei Tribunali e ad un sempre maggiore distacco dei cittadini dalla Giustizia”, constata Di Marco.
Agenzia Dire
Altre Notizie della sezione
In discussione la dignità delle professioni ordinistiche
06 Maggio 2024Dura presa di posizione dell’Ordine degli Avvocati di Roma sull'Anac. Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha inviato una Nota a diverse istituzioni, tra cui la Premier Giorgia Meloni e il Presidente di Anac Giuseppe Busia.
«Disponibili al confronto con Nordio sulla riforma prima che diventi legge»
06 Maggio 2024Il sindacato delle toghe cambia postura e apre al dialogo con il guardasigilli in vista del prossimo congresso di Palermo.
L’Anac non può chiedere di cancellare l’equo compenso e la dignità dei professionisti
06 Maggio 2024Il presidente del Cnf Francesco Greco replica all’Autorità Anticorruzione, che ha inviato al governo una nota contraria alle nuove norme sul lavoro intellettuale: «Le garanzie che le Pa devono poterci chiedere non possono consistere nel ritorno delle gare al ribasso».