Ue e Regno Unito ci riprovano.
La Gran Bretagna approfondirà i suoi legami con Bruxelles in materia di difesa, accedendo a un fondo europeo e alle ministeriali del gruppo. Sul tavolo anche migrazione, pesca e libera circolazione Per gli studenti, è invece rimandato.
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Al centro del nuovo partenariato tra Unione europea e Regno Unito c’è la sicurezza. L’accordo che verrà siglato oggi a Londra arriva dopo lunghe discussioni tra le parti ed è un punto importante per resettare le relazioni dopo la Brexit. I dettagli verranno comunicati alla firma, ma in merito alla difesa sarebbe stato concordato un piano – che richiederà un ulteriore accordo – con cui la Gran Bretagna potrà accedere a un fondo europeo da 150 miliardi di euro, così da dare una spinta alle aziende britanniche e rispondere al progetto esposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. In base al patto, inoltre, i funzionari di Sua Maestà potranno partecipare alla riunioni ministeriali dell’Ue e ad alcune sue missioni militari, fermi restando gli impegni presi in ambito Nato.
Oltre la difesa, altri dossier sono aperti sul tavolo. Tra questi c’è la questione relativa alla pesca, con l’attuale status quo che dovrebbe essere mantenuto per altri 12 anni, quindi fino al 30 giugno 2028, un periodo tre volte più lungo rispetto a quello che avevano proposto i britannici. In cambio però potranno continuare a esportare i loro prodotti sul mercato europeo con il riconoscimento reciproco delle norme fitosanitarie. Altre questioni riguardano inoltre la migrazione, su cui le parti si impegneranno a collaborare per rafforzare la cooperazione nel tentativo di ridurre i flussi lungo il Canale della Manica. La mobilità degli europei, soprattutto gli studenti, è invece rimandata.
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