Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
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Piccio, il genio e l’eccentricità che affascina

Inaugurata la mostra Ricci Oddi-Banca di Piacenza

Piccio, il genio e l’eccentricità che affascina

Esposto al PalabancaEventi anche un raro quadro dipinto da Elisabetta Farnese in collegamento con la rassegna sui Fasti Farnesiani in corso a Palazzo Farnese «Oggi inauguriamo una mostra – promossa dalla Galleria Ricci Oddi in collaborazione con la Banca di Piacenza – dedicata a Giovanni Carnovali (detto il Piccio, Montegrino Valtravaglia, 1804 – Coltaro, 1873) a 150 anni dalla morte, un pittore della cultura figurativa lombarda dell’‘800 che in Banca ben conosciamo: il suo bellissimo quadro  Rinvenimento di Aminta tra le braccia di Silvia (dalle dimensioni importanti, che potete ammirare quando venite a seguire le conferenze nella Sala Corrado Sforza Fogliani e che fa naturalmente parte di questa mostra), infatti, è stato l’acquisto che ha avviato – negli anni Cinquanta – la collezione d’arte del nostro Istituto. Prosegue dunque la tradizione della Banca di ospitare nel suo Palazzo di rappresentanza una mostra d’arte durante il periodo natalizio. Una tradizione che quest’anno diventa occasione per rinsaldare un rapporto di collaborazione con la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, anche in omaggio a Corrado Sforza Fogliani, componente del Consiglio di amministrazione della Galleria in rappresentanza dell’Accademia di San Luca, scomparso proprio un anno fa e che in questi giorni abbiamo ricordato. Una collaborazione che auspichiamo si ampli sempre di più, perché come banca locale teniamo molto a valorizzare i tesori del nostro territorio e la Galleria Ricci Oddi fa assolutamente parte delle eccellenze del patrimonio culturale piacentino, essendo una delle Gallerie d’Arte Moderna più importanti d’Italia, se non la più importante». Con queste parole il presidente dell’Istituto di credito di via Mazzini ha aperto la cerimonia d’inaugurazione della rassegna dedicata all’artista montegrinese che si è svolta (per la prima parte) in Sala Panini alla presenza di autorità e addetti ai lavori. Il dott. Nenna ha inoltre spiegato che Elisabetta Farnese – protagonista della mostra in corso a Palazzo Farnese, di cui la Banca è tra i principali sostenitori – è “ospite” anche del già Palazzo Galli che espone all’ingresso, fino al 2 gennaio, un quadro – “Vergine con il bambino” – dipinto nel 1703 appunto da Elisabetta Farnese. Il dipinto è di proprietà di una famiglia piacentina, la quale ha espresso al direttore dei Musei Civici di Palazzo Farnese dott. Iommelli il desiderio di esporre al pubblico la preziosa opera, che rappresenta – unitamente alle due già esposte alla mostra dei Fasti – una delle tre tele derivanti dal genio della Duchessa presenti sul territorio nazionale. La Banca ha volentieri accolto la richiesta del Comune di Piacenza di esporre l’opera.

«Ci è sembrato giusto – ha confermato l’assessore alla Cultura del Comune di Piacenza Christian Fiazza – riconoscere l’impegno della Banca nella mostra dei Fasti, chiedendole di ospitare il quadro di Elisabetta Farnese. Anche come doveroso omaggio al presidente Sforza che ebbe l’intuizione di far tornare i Fasti a Piacenza».

Il consigliere della Fondazione di Piacenza e Vigevano Robert Gionelli ha dal canto suo ringraziato la Banca per aver regalato alla nostra città un altro importante appuntamento culturale, «ulteriore tassello del progetto Rete cultura Piacenza che ha messo insieme persone, idee e progetti per far crescere culturalmente il territorio».

Alla direttrice della Galleria Lucia Pini il compito di ringraziare tutti i protagonisti «del bel lavoro di squadra»: la Banca (anche per aver finanziato il restauro di una delle due opere del Piccio che si possono ammirare alla Ricci Oddi, Paesaggio a Brembate Sotto) nelle persone del presidente Nenna e del responsabile del coordinamento Roberto Tagliaferri; il team delle Relazioni esterne (Lorella Calza, Lavinia Curtoni, Gaia Cremona); l’addetto stampa Emanuele Galba; il curatore scientifico Niccolò D’Agati; Valeria Poli e Silvia Capponi (autrici di alcune parti del catalogo); Corrado Anselmi (progetto allestimento); Carlo Ponzini (autore dell’immagine coordinata e della grafica); METS Percorsi d’Arte nella persona del presidente Paolo Tacchini (che ha portato un saluto e definito «sede splendida il PalabancaEventi»); Krea allestimenti; Bottazzi impianti elettrici; l’Ediprima che ha stampato il catalogo; lo sponsor tecnico Ciaccio Broker.

Il curatore scientifico dott. D’Agati ha spiegato come, partendo dall’opera giovanile del Carnovali di proprietà della Banca, si sia creato «un nucleo tematico di altissimo livello qualitativo comprendente ritratti, mito e storia, figure ideali, pittura sacra, paesaggio. Il Piccio è un pittore geniale – ha rimarcato – ed eccentrico nel senso che è stato un apripista della modernità e per questo uno dei pochi artisti dell’‘800 salvati dalla critica novecentesca. La sua pittura crea una nuova realtà, andando al di là, reinterpretandola».

Gli invitati sono quindi scesi nella Sala Corrado Sforza Fogliani a visitare la mostra, ufficialmente aperta dal presidente Nenna e dalla direttrice Pini, che ha guidato i presenti descrivendo sapientemente ogni opera esposta, unitamente al dott. D’Agati.

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