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L'Europa a geometria variabile

L'Ue con i suoi 27 membri sconta la difficoltà di conciliare istanze diverse

L'Europa a geometria variabile

È stata un’idea di Altiero Spinelli (1907-1986), scrittore e politico, fondatore del Movimento Federalista Europeo nel 1943, ricordato come padre fondatore dell’Unione europea, quella di un’Europa a due velocità o a “geometria variabile” e ripresa del presidente francese Emmanuel Macron, nel suo discorso celebrativo dell’Unione europea come simbolo di libertà.

L’Ue con i suoi 27 membri sconta la difficoltà di conciliare istanze diverse e, mentre da una parte raggiunge obiettivi importanti quali il debito comune e l’azione collegiale contro il Coronavirus, dall’altra registra posizioni diverse sullo Stato di diritto e sulla primazia della legislazione nazionale su quella europea.

Occorre una revisione dei Trattati, dichiara il presidente Macron, che preveda le votazioni a maggioranza qualificata, un mix che tenga conto della popolazione e dei membri proponenti. La domanda è: ha lo stesso peso una nazione di 83 milioni di abitanti e una di 5 milioni che blocca le decisioni perchè devono essere prese all’unanimità?

La proposta è una Europa a “geometria variabile”, con un gruppo di Paesi che si costituiscono in “Comunità politica europea”, aderenti a una comune base di valori, con la stessa politica di sicurezza, energetica, sui trasporti e sulla circolazione delle persone. In questo modo si potranno coinvolgere Ucraina, Moldavia, Georgia, i Balcani occidentali e recuperare il Regno Unito. Un gruppo di testa, insomma, cui segue la Ue che vuole proseguire nell’attuale configurazione.

È  un progetto che può sbloccare una situazione di stallo ormai non più sostenibile: i problemi economici e sociali determinati, anche, dalla guerra all’Ucraina hanno bisogno di risposte adeguate, efficienti e veloci.

Primo Mastrantoni, Aduc

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