Le differenze tra smart working e telelavoro
Le due anime del lavoro a distanza nella sesta puntata de “Le Parole del Lavoro”
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Smart working e telelavoro come le due facce del lavoro a distanza. Nella sesta puntata della rubrica “Le Parole del Lavoro”, l’esperto di Fondazione Studi, Romano Benini, spiega nel dettaglio punti di contatto e di differenziazione tra le due attività.
A partire dai vincoli che il lavoratore deve rispettare nell’una o nell’altra modalità di lavoro. Se il telelavoro, infatti, è sostanzialmente lo spostamento di una postazione fissa fuori dall’azienda – con regole rigide su orari, spazi, organizzazione – lo smart working non prevede vincoli d’orario e di spazio, sulla base di un accordo tra datore di lavoro e smart worker. Entrambe le modalità, però, hanno un comune obiettivo: la conciliazione tra tempi di lavoro e di vita.
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