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Lea, l’entrata in vigore delle nuove tariffe slitta al 1° gennaio 2025

Confermata l’ufficialità per il decreto che determina la proroga al prossimo anno.

Lea, l’entrata in vigore delle nuove tariffe slitta al 1° gennaio 2025

Il decreto del Ministero della Salute che stabilisce la proroga al 1° gennaio 2025 per l’entrata in vigore del nuovo nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica è stato pubblicato, ed è in corso di registrazione, come confermato da una breve nota del Ministero della Salute. La bozza del decreto, resa disponibile durante la giornata del 27 marzo 2024, chiarisce che la proroga giunge in seguito alla “posizione unanime raggiunta dalle Regioni e Province autonome in merito alla disponibilità ad assecondare la richiesta di rinviare l’entrata in vigore delle predette tariffe di assistenza specialistica ambulatoriale e di assistenza protesica al 1° gennaio 2025, anche al fine di valutare una più ampia revisione delle medesime tariffe, assicurando nel contempo una graduale transizione al nuovo tariffario.”

Nonostante le numerose proteste volte a evitare l’ennesimo rinvio, tra le quali la mobilitazione di Cittadinanzattiva e Osservatorio Malattie rare (che hanno coinvolto 90 associazioni di pazienti)  il Governo ha deciso di fare un passo indietro e di lasciare le famiglie italiane nell’attesa.

Questa ennesima proroga impedirà dunque l’accesso a una serie di prestazioni, tra cui le prestazioni di procreazione medicalmente assistita, quelle per la diagnosi o il monitoraggio della celiachia, gli screening neonatali per alcune patologie, gli ausili informatici e di comunicazione per persone con gravissime disabilità, i presidi di varia natura e a tecnologia avanzata per le disabilità motorie.

Sebbene la proroga sia giustificabile dall’obiettivo di una più ampia revisione delle tariffe, ampiamente criticate da numerose società scientifiche per l’inadeguatezza degli importi, tale revisione implicherebbe la disponibilità di fondi che attualmente pare non sussistere.

 

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