Depositati nella notte 17 emendamenti dei relatori alla manovra
La 'road map' prevede il via libera del Senato nella settimana prima di Natale. Il Mef esclude una proroga del superbonus. Rimodulato il finanziamento del Ponte sullo Stretto
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Sono stati depositati nella notte, in Commissione bilancio al Senato, 17 emendamenti dei relatori alla manovra. Oggi alle 8,30 si è tenuta una nuova riunione dell’Ufficio di presidenza della Commissione per stabilire i tempi per i subemendamenti e per il prosieguo dell’esame del provvedimento. L’obiettivo è completare il lavoro della Commissione tra sabato e domenica, per consentire l’approdo in Aula lunedì 18 dicembre. Il governo chiede alla maggioranza di accelerare l’iter parlamentare della legge di bilancio ma l’esame in Commissione al Senato deve di fatto ancora prendere il via in attesa del deposito di tutti i testi da parte dei relatori. Con le opposizioni che sostengono inizi a materializzarsi lo spettro dell’esercizio provvisorio visto il lento incedere del provvedimento a palazzo Madama. La manovra dovrebbe avere il via libera del Senato nella settimana prima di Natale e poi ottenere il semaforo verde entro il 29 dicembre alla Camera.
È la ‘road map’ emersa durante la riunione che si è tenuta nella sala del governo di Montecitorio, nella giornata di martedì, alla quale hanno partecipato il premier Giorgia Meloni, i capigruppo di maggioranza, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. “Ora non ci si può permettere più alcun errore, perché non ci sono più i tempi tecnici per un eventuale terza lettura entro fine anno”, spiega un senatore della maggioranza.
Intanto è arrivato il quarto emendamento del governo, che rimodula i fondi per finanziare la realizzazione del Ponte sullo Stretto, confermando la cifra totale di 11,6 miliardi di euro ma spostando parte delle risorse sui fondi di coesione e sulle finanze delle regioni Sicilia e Calabria. Nel frattempo nella maggioranza si discute sull’opportunità di presentare o meno testi che contengano norme sul superbonus. Il Mef è stato categorico e oggi ha ribadito che non ci saranno proroghe, mentre soprattutto Forza Italia spinge per la possibilità di introdurre almeno la possibilità di depositare lo stato di avanzamento dei lavori entro l’inizio di gennaio.
Così inizia a farsi strada l’ipotesi che del tema si possa tornare a parlare in sede di Milleproroghe, il provvedimento va approvato in Cdm entro la fine dell’anno. Il superbonus “è stato il più grande regalo mai fatto dallo stato italiano a truffatori e bande di criminali, lasciando invece gli italiani in un mare di guai: spero che prima o poi venga fatta luce”, ha rimarcato la premier.
Gli emendamenti dei relatori comprendono agevolazioni per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa alle famiglie numerose, il chiarimento sulla cedolare secca per gli affitti brevi, misure in favore del Comune di Caivano, interventi per la Sace, proroga al 31 dicembre 2024 dello stato di emergenza per l’Ucraina al fine di assicurare l’assistenza.
Altri interventi di minore entità finanziaria comprendono l’aumento delle risorse del fondo Alzheimer, finanziamenti per la riqualificazione di strutture pubbliche per il riequilibrio sociale dei territori, un fondo per la formazione in sicurezza stradale nelle scuole, misure di tutela delle specie autoctone, un fondo per i proproetari di animali di affezione per visite veterinarie, farmaci e interventi, il recupero di un immobile nel Comune di Poggio Reale per ospitare il museo archeologico, la realizzazione di un asilo nido nel Comune di Montereale Valcellina.
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