Anno: XXV - Numero 71    
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Confassociazioni: l’evoluzione del sistema giuridico del tribunale di Firenze

Domani 25 ottobre l’analisi delle esperienze a sostegno del servizio giustizia

Confassociazioni: l’evoluzione del sistema giuridico del tribunale di Firenze

 “L’iniziativa pilota confluita nel protocollo di intesa sottoscritto nel dicembre del 2017 è il segno tangibile del cambiamento di approccio del sistema giuridico del Tribunale di Firenze. Si è sentita la necessità, a due anni di distanza, di discutere sugli esiti dell’iniziativa e sulle prospettive future tese ad un’ulteriore evoluzione. Da qui il convegno Fare rete tra istituzioni e corpi intermedi per un sistema giudiziario celere ed efficiente che si svolge domani 25 ottobre nel capoluogo toscano presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio”. Lo ha dichiarato in una nota Franco Pagani Vice Presidente Vicario Aggiunto di Confassociazioni e presidente dell’Associazione dei periti e degli esperti della Toscana. “Il protocollo sottoscritto il 14 dicembre 2017 – ha dichiarato Pagani – ha visto il coinvolgimento del Tribunale di Firenze, della Corte di Appello di Firenze, della Procura Generale presso la Corte di Appello di Firenze, della Procura della Repubblica di Firenze, degli Ordini e Collegi Professionali, della Camera di Commercio di Firenze, di APE Toscana, della Camera Civile di Firenze e di diversi altri enti e istituzioni avente ad oggetto le regole per iscriversi e permanere nell’Albo dei Ctu del Tribunale di Firenze. In questo arco di tempo il cambiamento concreto riguarda da un lato la semplificazione nel rapporto tra operatori, uffici giudiziari e Giudici e, dall’altro attraverso un funzionale sistema a rete, ad una maggiore qualificazione dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, per migliorare e rendere più efficacie il processo in cui sempre più spesso si rende necessario attingere a conoscenze esperte. La rinnovata collaborazione e sinergia tra enti privati e istituzioni – ha concluso Pagani – come pure una solida competenza giuridica sicuramente sono il punto di forza del protocollo, che ricordo ha condotto ad una revisione dell’albo dei consulenti chiamati ad ausiliare la magistratura nel campo civile. Con competenze specialistiche contestualizzate all’ordinamento processuale in cui sono utilizzate è indiscutibile che si possa più adeguatamente rispondere al ruolo scientifico dell’esperto nominato dal giudice che ha assunto, e assumerà in futuro, una sempre maggiore importanza nelle decisioni nel processo civile.”

 

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