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Servono attuari 1.000 nei prossimi 10 anni

La figura dell’attuario “globale” al centro del Congresso Nazionale della categoria in corso a Milano

Servono attuari 1.000 nei prossimi 10 anni

Nel mondo lavorano 100 mila attuari, in Europa 29 mila, in Italia 1.180. La professione è da anni una delle più richieste, la domanda cresce più dell’offerta. La carriera attuariale è tra le top five per crescita (2022) secondo l’autorevole classifica dell’americana Careercast.com. Per un attuario il rischio di restare disoccupato è praticamente zero. In Italia nei prossimi 10 anni ne serviranno almeno altri mille. Di quelli che ci sono oggi, metà ha meno di 44 anni, un quarto meno di 34. Le donne sono il 45%. E’ una professione giovane “proiettata verso il futuro”, come l’ha definita Tiziana Tafaro, presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari, nella sua relazione al XiV Congresso Nazionale, in corso sino a domani a Milano presso l’Hotel Quark con oltre 1.200 partecipanti.

Per gli attuari, valutatori di rischi per eccellenza, il futuro è già cominciato: calo demografico, evoluzione tecnologica, cambiamento climatico. E le sfide – ha sottolineato Tiziana Tafaro – si sono moltiplicate: dai rischi idrogeologici alle guerre e alle migrazioni, dai cambiamenti del lavoro e degli stili di vita al welfare, dalla transizione energetica alla sostenibilità, dai Big Data all’intelligenza artificiale.

Come dipendenti o liberi professionisti gli attuari continuano a lavorare prevalentemente nelle assicurazioni, nella previdenza, nel welfare, nella finanza. Ma con la moltiplicazione e la complessità dei rischi connessi ai cambiamenti focalizzati dal Congresso di Milano la figura dell’attuario esce dal tradizionale ambito professionale e diventa sempre più centrale e determinante in tutte le sedi e le occasioni in cui si prendono decisioni che hanno effetti sul futuro. La presenza e le competenze degli attuari, ha ricordato Tiziana Tafaro, si sono già allargate e consolidate in nuove attività: risk management, enterprise risk management, fondi sanitari, Cyber risk. Ma dietro l’angolo ci sono le nuove sfide e in tutto il mondo gli attuari si preparano a recitare un ruolo “globale” in collaborazione con le aziende, i governi, i regolatori: nella mitigazione dei nuovi rischi e nella costruzione di sostenibilità ambientali, sociali ed economiche.

Al Congresso partecipa anche Charles Cowling, president elect mondiale degli attuari. Sul progetto dell’attuario globale Giampaolo Crenca, nominato due mesi fa presidente dell’AAE, l’Associazione attuariale europea, ha affermato “Come attuari europei siamo al lavoro sul piano internazionale per affrontare a livello globale le nuove grandi sfide della professione”

Invecchiamento della popolazione

Il calo demografico è una delle sfide che impegnano gli attuari per i contraccolpi sul sistema previdenziale, sanitario e del welfare in generale. In Italia i 65enni e oltre passeranno da poco più di un quinto (22%) di oggi a un terzo nel 2070. Le classi di età attiva (20-65) passeranno dal 60% di oggi a poco più della metà nel 2070. L’invecchiamento della popolazione «trascinerà» la quota degli anziani non autosufficienti, attualmente poco più dell’8%, al 10% nel 2050. “Siamo quindi destinati a dover attendere l’ineluttabile peso sul welfare dell’invecchiamento della popolazione e del conseguente aumento dei gap previdenziali?”, si è chiesto nella sua relazione Luigi Di Falco, dell’Ordine degli attuari, che ha definito i fenomeni “tsunami d’agento” e baby sboom”. Di Falco ha ricordato il fatto che le famiglie italiane hanno un risparmio finanziario rilevante (stimato in 5.300 mld di euro, cui si aggiunge un patrimonio immobiliare di analogo ammontare), che detengono per scopi previdenziali (in senso lato) ed ereditari, soprattutto nelle famiglie con capofamiglia di età più elevata. Ma questo patrimonio, ha avvertito Di Falco, ha un grado di concentrazione che lascia fasce di famiglie non coperte. Come migliorare l’assetto? “Le evidenze – ha sostenuto Di Falco – sembrano suggerire: a livello pubblico, forme di redistribuzione attraverso indennità; a livello privato, lo sviluppo per sanità e non autosufficienze, come già per la previdenza, di un impianto integrativo che migliori l’efficienza dell’elevata spesa privata”.

Calamità naturali

Anche i cosiddetti rischi catastrofali sono materia per le competenze degli attuari. Al Congresso, nel corso di una tavola rotonda, si è affrontato il tema dei recenti provvedimenti contenuti nella legge finanziaria che hanno istituito per la prima volta un sistema che prevede una partnership tra Stato e privati per l’assicurazione di tutte le imprese, entro fine 2024, contro inondazioni, frane e altri eventi naturali. Sono chiamate in causa tutte le compagnie di assicurazione, realizzando una collaborazione tra finanza pubblica e privata. Bianca Maria Farina, presidente dell’ Ania, l’Associazione delle imprese di assicurazione, ha sottolineato l’importanza di questo primo passo “storico” ma ha chiesto che venga definito l’impegno massimo che le compagnie devono sopportare e anche una definizione del tipo di effetti climatici coperti dalla nuova norma.

Lavoro e previdenza

Micaela Gelera, Commissaria Straordinaria dell’INPS, lei stessa attuaria, si è soffermata sulla nuova misura affidata all’INPS, il SILSL-Supporto Informativo per l’Inclusione Sociale e Lavorativa. L’Istituto di previdenza ha costruito una piattaforma tecnologica, operativa del primo settembre scorso, attraverso la quale gli interessati possono informarsi sui percorsi formativi e sulle offerte di impiego delle Agenzie per il Lavoro. “E’ il primo strumento che incrocia domanda e offerta di lavoro”, ha sottolineato Micaela Gelera. Dal primo gennaio 2024 la piattaforma verrà usata anche per l’assegno di inclusione, che sostituisce il reddito di cittadinanza. INPS gestisce anche le nuove misure in favore delle famiglie con figli. Per iniziativa dell’INPS stesso i neo genitori, ha sottolineato la Commissaria dell’Istituto, vengono avvisati dell’opportunità di accedere ai benefici loro riservati.

Al Congresso, che si chiude domani con confronti e dibattiti sulla RC Auto e sulle gestioni separate, partecipano numerosi esponenti del mondo politico, delle assicurazioni, della finanza, della previdenza, delle Authority. Tra gli altri, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone, che ha inviato un messaggio, il Sottosegretario alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, i senatori Francesco GiacobbePaola Mancini e Simona Malpezzi, gli europarlamentari Brando BenifeiMarco Zanni  e Fabio Massimo Castaldo, il Presidente IVASS e Direttore Generale di Banca d’Italia Luigi Federico Signorini, il Commissario Straordinario INAIL Fabrizio D’Ascenzo, la Presidente Covip (facente funzioni) Francesca Balzani.

 

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