Le 8 proposte post-Covid dagli avvocati amministrativisti
L'assemblea dell'Unaa fissa i suoi obiettivi per il prossimo futuro
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Sono otto le proposte degli avvocati amministrativisti per affrontare la fase post-Covid. L’assemblea dell’Unaa, dopo un dibattito pubblico, sulla piattaforma zoom, ha stilato una lista di idee, a partire da un progressivo “ritorno alle udienze in presenza fisica, soprattutto per la fase cautelare” con magistrati e avvocati nelle aule dei Tar e del Consiglio di Stato.Senza rinunciare a quanto di positivo è stato sperimentato, nella fase dell’emergenza sanitaria, attraverso le udienze telematiche e quindi valutando “il possibile utilizzo delle udienze da remoto per alcune fattispecie peculiari (ad es., giudizi elettorali, giuramenti di CTU, ecc.), ovvero in caso di eventuali lockdown parziali o totali tali da comportare impedimenti degli avvocati e dei magistrati”. E ancora: la richiesta di “preliminari scritte, da presentare due/tre giorni prima dell’udienza di merito, per comunicare la decisione di discutere o no le cause, così da evitare gli assembramenti fisici in aula nella fase post Covid”, la “proposta di deposito di eventuali note di udienza in caso di rinuncia di tutte le parti alla discussione orale” e le “modifiche del regolamento del processo amministrativo telematico in linea con le proposte già formulate da Unaa”.L’Unaa torna a sollecitare la “riduzione della abnorme misura del contributo unificato nel giudizio amministrativo, con l’ausilio di CNF ed OCF” e “l’integrazione e modifica delle tariffe forensi per tener conto delle specificità del settore”.Infine, il punto otto: la “verifica e attuazione delle proposte di riforma della giustizia amministrativa già approvate dall’Unaa.
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