Barbera si rivolge al Parlamento: «La Consulta è a rischio, eleggere i giudici subito»
Il presidente della Corte costituzionale ha espresso preoccupazione per il protrarsi di questa situazione di stallo, già sottolineata in precedenti dichiarazioni pubbliche.
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Il presidente della Corte Costituzionale, Augusto Barbera, ha lanciato un nuovo appello affinché il Parlamento elegga rapidamente i giudici della Consulta in scadenza. Durante un incontro alla Camera, Barbera ha dichiarato: «Siamo già in ritardo e corriamo rischi operativi con un collegio che potrebbe essere compromesso anche da un semplice virus influenzale».
L’elezione dei giudici costituzionali è infatti cruciale per garantire la piena funzionalità dell’organo. Barbera ha espresso preoccupazione per il protrarsi di questa situazione di stallo, già sottolineata in precedenti dichiarazioni pubbliche.
Già a novembre, Barbera aveva manifestato il suo disappunto per il silenzio delle forze politiche, nonostante l’invito del Presidente della Repubblica a procedere con l’elezione. Durante un intervento alla Festa dell’Ottimismo del quotidiano Il Foglio aveva dichiarato: «Mi ha amareggiato il fatto che nessuno abbia colto il senso del messaggio del Presidente Mattarella. Bisognava agire subito, senza aspettare la fine dell’anno».
Barbera ha anche affrontato temi di più ampio respiro, sottolineando come ogni Costituzione debba adattarsi ai tempi: «Fortunate quelle che riescono a farlo senza traumi. La forma di governo italiana, ad esempio, fu costruita su diffidenze reciproche tra le forze politiche costituenti».
Sulla possibilità di raccogliere firme per i referendum in formato digitale, Barbera ha dichiarato che non ci sono dubbi sulla legittimità costituzionale. Tuttavia, ha evidenziato come il digitale non riesca a replicare il coinvolgimento popolare tipico delle raccolte fisiche.
Concludendo, Barbera ha ribadito l’urgenza di superare lo stallo politico: «Serve un impegno immediato per evitare rischi che potrebbero compromettere il lavoro della Corte».
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