Enpam, bene aumento ore 'ambulatoriali'
Oliveti plaude all’ idea del ministro Speranza, 'così si difende il Ssn'
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“Permettere il completamento orario ai tanti specialisti ambulatoriali che, attualmente, hanno meno di 38 ore a settimana, come proposto dal ministro Roberto Speranza, è un’ottima idea per la salute dei cittadini, accorciare le liste d’attesa e difendere il Servizio sanitario pubblico”. A pensarla così il presidente dell’Enpam (Ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri) Alberto Oliveti che, in una nota, osserva come “far lavorare appieno i professionisti già in convenzione sia un modo per risolvere da subito il problema della carenza di specialisti di cui soffre il Ssn. Una misura tanto più opportuna, se si hanno presenti i dati sui prossimi pensionamenti, che ancora per il prossimo futuro saranno in aumento”. Nel 2019, infatti, si rammenta, la Cassa pensionistica dei ‘camici bianchi’ ha registrato “una impennata del 43% nel numero di nuovi pensionati fra gli specialisti ambulatoriali rispetto all’anno precedente e per il 2020 stima un’ulteriore crescita della spesa del 10,38%”. L’aumento delle ore per i già convenzionati proposta da Speranza “si aggiunge alla misura per la staffetta generazionale, recentemente introdotta nell’accordo collettivo nazionale degli specialisti ambulatoriali. Nel primo caso, a beneficiarne sarebbero soprattutto i professionisti già stabilizzati ma a tempo parziale, mentre nel secondo caso verrebbe incentivato l’ingresso di giovani, con più ore rispetto ai colleghi che andrebbero a sostituire”, recita la nota dell’Ente. “In entrambi i casi sono misure a costo zero per le casse dello Stato, visto che il costo dell’incremento delle ore offerte ai pazienti dal Ssn sarebbe più che compensato dalle maggiori entrate da ticket, mentre le anticipazioni delle prestazioni pensionistiche che favoriranno l’ingresso dei giovani saranno pagate dall’Enpam”, si legge infine.
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