Enpav: sempre più welfare, pensionamenti in crescita
Approvate iniziative per i giovani, per le madri veterinarie e per i familiari in caso di prematura scomparsa dell'iscritto. Atteso il placet del Ministero del Lavoro. Gestione previdenziale in equilibrio, nonostante la crescita dei pensionamenti
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Via libera al budget del 2020 e ad un nutrito pacchetto di modifiche regolamentari. I 97 Delegati Enpav riuniti in Assemblea il 30 novembre scorso a Roma hanno approvato numerose iniziative di carattere assisistenziale, a potenziamento delle politiche di welfare, da tempo avviate dall’Ente Nazionale di Previdenza dei Veterinari. L’attenzione ai bisogni di Welfare si è tradotta nell’incremento di fondi appositamente stanziati nel Bilancio 2020: + 26%. Borse di studio e indennità ai superstiti- I voti favorevoli dell’Assemblea sono andati a due nuovi istituti prevido-assistenziali – Borse di Specializzazione post-laurea e l’Indennità per morte prematura- e ad ulteriori agevolazioni per la genitorialità e per i versamenti contributivi. Le Borse di Specializzazione sono destinate ai giovani laureati in Medicina Veterinaria per la loro formazione post-laurea. L’Indennità per morte prematura consiste in un supporto economico per i superstiti del veterinario deceduto prematuramente. Sussidio alla genitorialità – Alzato -da 24 a 36 mesi di età del bambino- il limite di età del figlio per il quale le madri veterinarie possono richiedere il sussidio per sostenere le spese di asilo nido e baby sitting. Ricompresi anche i casi di affido temporaneo sia per la richiesta del sussidio che per beneficiare dell’indennità di maternità. Riscatto degli anni di laurea – La novità introdotta dall’Assemblea lascia la possibilità di scegliere il numero di mesi da riscattare, fatto salvo un periodo minimo di 6 mesi. Neo-iscritti- Elevato inoltre a 35 anni, il limite di età dei neoiscritti per usufruire delle agevolazioni contributive, con i primi due anni di iscrizione a contribuzione ridotta, al 33% per il primo anno ed al 50% per il secondo. L’operatività di tutti questi interventi è però rimandata al via libera dei Ministeri del Lavoro e dell’Economia. La nota dell’Enpav rimarca una “sostenuta e fisiologica” crescita delle prestazioni pensionistiche, pari all’8,3%, dovuta sia a fattori demografici sia alla elevata propensione al pensionamento, “generata negli ultimi tempi dalla incertezza della normativa generale- spiega l’Ente- e dalla variabilità dei requisiti di accesso al pensionamento, basti pensare alle disposizioni in materia di cumulo”.
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