Il trasferimento dei magistrati non incida sui fascicoli in decisione, telematizzare il sistema
Un'unica piattaforma telematica per tutti i riti e la digitalizzazione dell'ufficio del Giudice di Pace
In evidenza
Così il presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati (AIGA) avv. Francesco Paolo Perchinunno in occasione del 35° Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati.
“La giovane avvocatura – ha detto – auspica uno sforzo comune nel rivolgere con una voce unita al legislatore le istanze dirette all’incremento dell’efficienza del sistema giustizia come un’unica piattaforma telematica per tutti i riti e la digitalizzazione dell’ufficio del Giudice di Pace. Il presidente nazionale ha sottolineato la necessità di stringere un patto per la giurisdizione tra avvocatura e magistratura, – fa notare Perchinunno – attraverso una interlocuzione reale che miri alla ricerca di soluzioni condivise e concrete da prospettare al legislatore. Il vero grande problema spesso trascurato- come evidenzia Francesco Paolo Perchinunno – è l’impatto negativo del trasferimento dei magistrati sulla durata dei processi: 1 magistrato su 4 ogni anno viene trasferito e 1 milione di processi all’anno per 6 mesi viene bloccato”. Ecco perché è importante – conclude -permettere, attraverso la telematizzazione, al magistrato trasferito di portare con sé i ruoli trattenuti in decisione. Ciò innescherebbe un circolo virtuoso volto alla definizione di gran parte dei fascicoli pendenti”.
Altre Notizie della sezione
Caos Giudice di Pace, gli avvocati a Mattarella e Nordio: «Un disastro»
19 Dicembre 2025L'ufficio del giudice di pace con sede a Gallarate ma in capo al tribunale di Busto Arsizio.
Eletta la nuova Giunta dell’Aiga
16 Dicembre 2025Il nuovo Consiglio Direttivo Nazionale tra Separazione delle Carriere e la norma sui pagamenti della Pa.
Escludere un avvocato è una deriva illiberale
15 Dicembre 2025La Giunta dell’Unione delle Camere Penali Italiane esprime solidarietà all’avvocata Ambra Giovene dopo l’esclusione da un congresso sul “diritto alla verità”.
