Confprofessioni, immunizzazione anche negli studi
Il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella ha sottoscritto il Protocollo nazionale per la vaccinazione anti Covid-19 nei luoghi di lavoro
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Il “Protocollo nazionale per la realizzazione dei piani aziendali finalizzati all’attivazione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2/ Covid-19 nei luoghi di lavoro” coinvolgerà anche i dipendenti e datori di lavoro degli studi professionali. Ieri sera al termine del tavolo sul funzionamento dei protocolli sicurezza e sulla campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, presieduto dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, coadiuvato dal ministro della Salute, Roberto Speranza e dal Mise, Confprofessioni ha sottoscritto il protocollo che impegna aziende e studi professionali alla vaccinazione dei lavoratori e datori di lavoro.
«Il protocollo sulle vaccinazioni, che andrà a integrare il protocollo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro sottoscritto nell’aprile 2020, mira ad accelerare la realizzazione del piano vaccinale per garantire una vera ripartenza, con la riapertura in sicurezza delle attività commerciali e produttive sull’intero territorio nazionale» – ha commentato Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni.
Il protocollo prevede infatti la possibilità per i datori di lavoro di proporre all’Azienda Sanitaria di riferimento piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione anti SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro, per garantire la somministrazione del vaccino a lavoratrici e lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. Confprofessioni potrà avvalersi della rete dei medici di medicina generale, dei dentisti e dei pediatri che hanno sottoscritto già apposite convenzioni con il ministero della Salute per ampliare la rete dei vaccinatori.
«Abbiamo già iniziato nelle scorse settimane una vasta campagna di informazione sul funzionamento dei vaccini, e ora, con la sottoscrizione del protocollo, ci attiveremo sul territorio per favorire al più presto la vaccinazione dei professionisti datori di lavoro, dei loro collaboratori e dei loro dipendenti», ha concluso Stella. «Come unica parte sociale del comparto libero-professionale siamo a disposizione delle Istituzioni per collaborare attivamente alla realizzazione del Piano Vaccinale, con uno sguardo fiducioso alla piena ripartenza delle attività professionali e più in generale al ritorno alla normalità sociale del Paese».
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