PROFESSIONI 'PILASTRO DI DEMOCRAZIA'
Convegno al Senato con esponenti delle categorie e politici.
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Oggi più che mai è “necessario riscoprire il ruolo delle professioni come pilastri di una democrazia solida e partecipata”: così la direttrice della Fondazione intitolata ad Alcide De Gasperi, Martina Bacigalupi, ha sottolineato l’attualità del pensiero dello statista trentino, nel corso del convegno di oggi, al Senato, promosso insieme alla Fondazione Inarcassa, il cui presidente Andrea De Maio ha affermato che l’uomo politico democristiano “credeva nella centralità delle libere professioni come antidoto ai regimi autoritari, portatrici di interessi legittimi orientati al bene comune”.
Ad aprire i lavori è stata la vicepresidente del Senato, Anna Rossomando (Pd) che, recita una nota, ha ribadito l’importanza dei corpi intermedi come garanti del legame tra Stato e società civile.
A seguire, è intervenuto padre Paolo Benanti, presidente della Commissione governativa sull’intelligenza artificiale per l’informazione, che ha posto l’attenzione sulle sfide poste dalle nuove tecnologie alle libere professioni, in particolare sul piano della sussidiarietà. “Il processo di trasformazione tecnologica – ha spiegato – è alieno ad alcune architetture di costruzione sociale che caratterizzano il nostro spazio pubblico”. A parlare, poi, il deputato trentino della Lega e presidente di Lcd (Liberali-cristiano-democratici) Andrea de Bertoldi, che ha ricordato Alcide De Gasperi come “una figura “anomala” nel panorama politico italiano, capace di essere non solo riformista, ma autentico riformatore, unendo liberalismo e dottrina sociale della Chiesa in una visione della comunità in cui le professioni libere avevano un ruolo centrale”.
Il momento conclusivo del convegno è stato rappresentato dalla tavola rotonda che ha riunito i vertici dei Consigli nazionali di ingegneri, architetti, avvocati, notai e commercialisti. Un confronto a più voci che, termina la nota, “ha offerto una riflessione corale sulle sfide attuali e future delle professioni, nella prospettiva di una società fondata sulla centralità della persona, sul pluralismo e sul ruolo attivo dei corpi intermedi, come immaginato da De Gasperi”.
Nel suo intervento, il deputato Andrea De Bertoldi ha ricordato Alcide De Gasperi come una figura “anomala” nel panorama politico italiano, capace di essere non solo riformista ma autentico riformatore, unendo liberalismo e dottrina sociale della Chiesa in una visione della comunità in cui le professioni libere avevano un ruolo centrale.
Cuore dell’iniziativa è stato il lavoro di ricerca scientifica promosso dalla Fondazione stessa, che ha preso le mosse dal pensiero di De Gasperi, per il quale le libere professioni rappresentavano un argine ai totalitarismi e una base essenziale per la democrazia. Lo studio, curato da Matteo Orlandini, membro del Comitato scientifico della Fondazione, ha ricostruito l’evoluzione delle professioni tecniche e la loro centralità nella ricostruzione del Paese, con un approfondimento su esperienze emblematiche come Ina-Casa e Cassa del Mezzogiorno. Nel corso del suo intervento, il presidente della Fondazione Inarcassa, Andrea De Maio, ha ribadito come “De Gasperi credesse nella centralità delle libere professioni come antidoto ai regimi autoritari, portatrici di interessi legittimi orientati al bene comune”. Secondo De Maio, questa visione è ancora oggi di grande attualità e va sostenuta attraverso alcuni principi chiave: aggregazione, sussidiarietà e applicazione concreta dell’equo compenso. Solo così – ha concluso – “si potrà davvero valorizzare il ruolo sociale dei professionisti come motore dello sviluppo del Paese”.
Il momento conclusivo del convegno è stato rappresentato dalla tavola rotonda che ha riunito i vertici dei Consigli nazionali di Ingegneri, Architetti, Avvocati, Notai e Commercialisti. Un confronto a più voci che ha offerto una riflessione corale sulle sfide attuali e future delle professioni, nella prospettiva di una società fondata sulla centralità della persona, sul pluralismo e sul ruolo attivo dei corpi intermedi, come immaginato da De Gasperi.
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