NON COLPIRE I PROFESSIONISTI
Esposito (periti industriali) siamo disponibili a individuare meccanismi di contrasto alle frodiiti industriali ma voi non penalizzate i professionisti

“Sì al contrasto delle frodi in materia di Superbonus 110%, no a provvedimenti che ne frenano la misura, e vanno a colpire professionisti preparati e onesti che svolgono il proprio lavoro”: è quanto esprime il presidente del Consiglio nazionale dei periti industriali e dei periti industriali laureati Giovanni Esposito, all’indomani del provvedimento approvato nell’ultimo Consiglio dei ministri con il quale si prevede la reclusione da due a cinque anni e una multa da 50.000 a 100.000 euro per tutti i tecnici abilitati che nelle asseverazioni espongono informazioni false, o omettono di riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto.
“Queste nuove previsioni sanzionatorie – recita una nota – suscitano in tutti i professionisti una forte preoccupazione e rischiano di creare nuovamente difficoltà insormontabili nel processo di miglioramento energetico e di messa in sicurezza degli edifici, agevolati dai bonus edilizi, in particolare il Superbonus.
Tra l’altro – va avanti il presidente della categoria tecnica – non si comprende la necessità di un tale inasprimento delle sanzioni e delle modifiche al meccanismo delle asseverazioni giacché, proprio per il Superbonus, sono da sempre previste le dichiarazioni asseverate dei tecnici abilitati e il provvedimento, stando ai dati dell’Agenzia delle Entrate, si caratterizza per una percentuale di frodi – ad oggi peraltro solo ipotizzate e presunte – pari al 3% sul totale degli importi delle opere coperte dall’incentivo statale”. Perciò, prosegue Esposito, “siamo disponibili, come sempre, a proporre ed individuare ulteriori meccanismi di controllo e di lotta alla frode, a patto, però, che questi siano realmente utili ed applicabili.
Nello stesso tempo chiediamo che la norma prevista venga eliminata, o comunque corretta, affinchè possa portare in concreto risultati positivi sul piano della prevenzione delle frodi, evitando che professionisti competenti e preparati evitino di sottoscrivere, in perfetta buona fede e correttezza, dichiarazioni che potrebbero prestarsi ad interpretazioni e valutazioni discrezionali”, chiude il vertice dei periti industriali italiani.
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