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MALATTIA PROFESSIONISTI È FATTA

Approvato l’emendamento de Bertoldi (FdI) sul rinvio di adempimenti tributari

MALATTIA PROFESSIONISTI È FATTA

Via libera alla “sospensione della decorrenza dei termini relativi ad adempimenti tributari a carico del professionista in caso di malattia, o infortunio”: è ciò che prevede l’emendamento votato stanotte nella Commissione Bilancio di palazzo Madama, e di cui il firmatario, il senatore di FdI Andrea de Bertoldi, ne dà notizia l’Ansa.La modifica prevede che, “in caso di ricovero del libero professionista in ospedale per grave malattia, o infortunio, o intervento chirurgico, ovvero in caso di cure domiciliari, se sostitutive del ricovero ospedaliero, che comportano una inabilità temporanea all’esercizio dell’attività professionale, nessuna responsabilità è imputata al libero professionista, o al suo cliente, a causa della scadenza di un termine tributario stabilito in favore della Pubblica amministrazione” per lo svolgimento di una prestazione a carico del cliente “da eseguire da parte del libero professionista nei 60 giorni successivi al verificarsi dell’evento”, si legge nel testo. E le scadenze sono ‘congelate’ a decorrere “dal giorno del ricovero in ospedale, o dal giorno dell’inizio delle cure domiciliari fino a 30 giorni dopo la dimissione dalla struttura sanitaria, o la conclusione delle cure” presso il domicilio, specificando che la norma vale per periodi di degenza ospedaliera, o di cure domiciliari della durata di “più di tre giorni”.  “Finalmente una norma che rende giustizia ai liberi professionisti e che afferma un principio elementare: nessuna responsabilità per il professionista che si ammala”. Afferma il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, “L’approvazione dell’emendamento mette la parola fine ad anni di battaglie della nostra Confederazione per veder riconosciuto il diritto alla salute del professionista, al pari di tutti i cittadini e lavoratori», commenta Stella. «La sospensione dei termini relativi agli adempimenti per i professionisti è un atto di civiltà che colma un vuoto legislativo del nostro ordinamento nell’ambito delle tutele del professionista che si ammala o si infortuna, ma anche dei loro clienti e dei contribuenti finora esposti al rischio di sanzioni. Si tratta di un risultato importante che premia il dialogo con le forze parlamentari di tutti gli schieramenti e, in particolare con il senatore Andrea de Bertoldi, primo firmatario dell’emendamento, che si è fatto portavoce delle nostre istanze – conclude Stella. “È questa la strada da seguire per riconoscere e valorizzare il ruolo delle professioni nella nostra società e nella nostra economia”.

“È un traguardo storico – afferma il Presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti Marco Cuchel – a cui si giunge dopo decenni di battaglie che la nostra Associazione non ha mai smesso di portare avanti per fare in modo che anche ai professionisti fosse riconosciuto il diritto alla salute, al pari di ogni altro cittadino di questo Paese”. Per il presidente dell’Adepp, l’Associazione degli Enti previdenziali privati e privatizzati,Alberto Oliveti, “Una nuova attenzione nei confronti dei professionisti”, nonché “un successo”, perché si tratta del “riconoscimento della fragilità di quanti, con grande forza, fino ad ora, hanno affrontato il loro lavoro, anche in condizioni difficili, rispettando le scadenze”, ma ora “possono dedicarsi anche alla loro salute e alle loro famiglie”.

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