Anno: XXV - Numero 72    
Venerdì 26 Aprile 2024 ore 13:00
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LA CASSA DEI COMMERCIALISTI SPEGNE 60 CANDELINE

Oggi a Roma la XIII edizione del Forum in Previdenza l'appuntamento annuale che l’Ente organizza per dialogare con i rappresentanti del mondo politico, accademico e delle istituzioni sui temi legati al mondo del lavoro, delle professioni e della previdenza

LA CASSA DEI COMMERCIALISTI SPEGNE 60 CANDELINE

Al Forum in Previdenza – che ha rappresentato anche un’occasione per celebrare il 60° anniversario della Cassa, partendo dal concetto di sostenibilità attuariale della Cassa, il dibattito si è sviluppato sui temi dello sviluppo sostenibile nelle sue diverse declinazioni: sociale, demografico ed economico-finanziario – hanno partecipato: Marina Elvira Calderone, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali; Federico Freni, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze; Francesco Paolo Sisto, Viceministro della Giustizia; Gian Luca Trequattrini, Funzionario Generale della Banca d’Italia; Micaela Gelera, Commissario straordinario INPS; Sabino Cassese, Giudice emerito della Corte Costituzionale; Veronica De Romanis, Economista e Professoressa di European Economics, Università LUISS Guido Carli; Alberto Oliveti, Presidente ENPAM e Presidente Associazione degli Enti Previdenziali Privati; Silvia Rovere, Presidente Poste Italiane Spa; Linda Laura Sabbadini, Direttrice del Dipartimento per lo sviluppo di metodi e tecnologie per la produzione e diffusione dell’informazione statistica, e, infine, Giulio Sapelli, Economista.

“Quest’anno il Forum, oltre alle celebrazioni per i 60 anni della Cassa Dottori Commercialisti, è stata un’occasione per raccontare gli obiettivi raggiunti e immaginare prospettive future, in un contesto caratterizzato da cambiamenti sociodemografici, economici e tecnologici. Nella gestione di un ente di previdenza, la capacità di prevedere è l’unica bussola in grado di orientarne le scelte in una prospettiva in cui è necessario collocarsi in uno spazio e in un tempo definiti. Per questo, investiamo anche nella crescita professionale, con l’obiettivo di mettere al sicuro il futuro degli iscritti di oggi e di domani”, ha dichiarato Stefano Distilli, Presidente della Cassa Dottori Commercialisti. “Quattro, in particolare, sono le coordinate che ci hanno accompagnato in questo percorso: la sostenibilità che ci permette di garantire la tenuta del sistema previdenziale secondo i principi di autonomia e responsabilità; le linee di azione attraverso le quali promuoviamo i valori di adeguatezza delle prestazioni, inclusività, parità ed equità; l’assistenza, che ci consente di assicurare prestazioni crescenti a favore degli associati e dei loro familiari e, infine, il welfare strategico con il quale sosteniamo gli investimenti a favore del futuro professionale, della salute e della conciliazione vita-lavoro, consapevoli anche che il sapere e la formazione siano la più importante ricchezza per orientare e sostenere la categoria.”

Gli iscritti: cresce il numero di giovani e donne

Sono 2.025 le nuove adesioni alla Cassa Dottori Commercialisti (CDC) che raggiunge i 72.817 iscritti, con un incremento, al netto degli uscenti, del 1% rispetto all’anno precedente e del 6,2% nell’ultimo quinquennio. Nel 2022, il numero di pensionati si attesta a 10.136 con un rapporto con gli associati pari a 7,2. Questo dato risulta particolarmente significativo se confrontato con i dati medi del settore di riferimento rappresentato dalle Casse privatizzate dal D. Lgs 509/94, esclusa CDC, pari a 3,3 iscritti per pensionato.

 Dal punto di vista territoriale, la regione con il maggior numero di associati è la Lombardia (13.368), seguita da Lazio (8.013), Campania (7.642), Veneto (6.257) ed Emilia-Romagna (6.011). Nel 2022, l’età media degli associati, al netto dei pensionati attivi, si attesta intorno ai 48 anni.

 Rispetto al numero totale degli associati, l’incidenza femminile continua a crescere, con un valore pari al 33,3% che permette di consolidare il rapporto uno a tre tra donne e uomini. La regione con la maggiore presenza femminile è l’Emilia-Romagna che raggiunge il 41,1%, la Campania, invece, ha un’incidenza pari al 25% che rappresenta il valore più basso nel nostro Paese.

 

Crescono i redditi e i volumi d’affari

Nonostante la crisi economica legata al periodo post-pandemico e alla guerra in Ucraina, i redditi medi dichiarati nel 2022 in riferimento al 2021 registrano un aumento pari al 9,4%, passando da 68 mila euro a oltre 74 mila euro. Per quanto riguarda, invece, i volumi d’affari, che superano gli oltre 131 mila euro, si registra un incremento pari al 9,1%. Per quanto riguarda la componente femminile, i redditi e i volumi d’affari medi dichiarati nel 2022, in riferimento al 2021, si attestano al +9,6% e al +10,1%. Si registra, dunque, una tendenza in crescita dei dati reddituali delle professioniste, anche se permangono ancora evidenti differenze.

Aumenta l’aliquota contributiva soggettiva

L’aliquota contributiva media applicata nel 2022 è pari al 13,52%. Sono 34.624 gli iscritti (pari al 47,5% del totale degli associati e pensionati attivi) che hanno versato contributi soggettivi maggiori rispetto all’anno precedente e sono 4.205 gli iscritti che hanno optato per una aliquota contributiva superiore a quella del 2021.

 In base alla composizione demografica emerge che l’aliquota media degli uomini risulta pari al 13,42% contro un 13,72% medio delle professioniste. Nelle fasce d’età mediane (36-65 anni), circa un iscritto su quattro sceglie un’aliquota contributiva superiore a quella minima.

Sempre maggiore l’impegno nel welfare strategico

Negli ultimi anni, è aumentato sempre di più l’impegno della Cassa in politiche di welfare strategico che permettono di supportare la categoria in tutte le fasi della vita. Nel 2022 sono stati investiti oltre 28 milioni di euro in prestazioni assistenziali con una crescita del 2% rispetto all’anno precedente.

I principali interventi assistenziali hanno riguardato le misure a favore delle professioniste che hanno ricevuto nell’ultimo quinquennio il 67% delle risorse erogate complessivamente dalla Cassa a titolo di welfare.

Per quanto riguarda, invece, le tutele a favore della famiglia sono stati erogati oltre cinque milioni di euro. La formazione rappresenta il pilastro della strategia di welfare dell’Ente e nel 2022 sono stati investiti tre milioni di euro in borse di studio per gli iscritti e i loro familiari e in contributi per la formazione professionale.

Prospettive per il 2023

La Cassa, che gestisce oltre dieci miliardi di riserve patrimoniali, ha la responsabilità di interpretare sempre meglio la sua missione, ovvero quella di costruire un sistema previdenziale equo e sostenibile e di anticipare l’evoluzione dei tempi e dei bisogni della categoria. Due sono le direttrici a sostegno: la crescita e la conciliazione vita privata-lavoro. Nel 2023, in particolare, saranno rinnovati i bandi a sostegno della professione e della formazione, ma anche a tutela della genitorialità. In particolare, il Consiglio di Amministrazione ha già approvato l’erogazione di contributi a supporto delle aggregazioni e per il finanziamento di strumenti professionali.

 

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