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IL DDL COSTA TORNA IN COMMISSIONE

La maggioranza scappa dal voto della proposta di legge sulla prescrizione e chiede il rinvio in Commissione

IL DDL COSTA TORNA IN COMMISSIONE

Via libera dell’Aula della Camera al rinvio in commissione della proposta di legge di Forza Italia, chiesto dalla maggioranza. Il via libera al rinvio è stato approvato con 72 voti di differenza. Contrarie le forze di opposizione, mentre Italia Viva non ha partecipato al voto. La deputata renziana, Lucia Annibali, spiega che la scelta è derivata dalla “nostra disponibilità al confronto” sul tema all’interno della maggioranza. E accogliendo “l’apertura mostrata dal ministro Bonafede. Tuttavia, sottolinea Annibali, la posizione di Iv sulla riforma della prescrizione resta di netta contrarietà. Di fronte alla proposta di Costa tutti sembrano intenzionati ad assumere un atteggiamento cauto, quasi di surplace. A nessuno sembra piacere la riforma grillina e si va avanti in ordine sparso. “Su questo tema ci sono divergenze nella maggioranza”, ammette il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Il Guardasigilli assicura però che su questi punti è in corso un confronto serrato e leale. Non affronta volentieri il tema della prescrizione. E, come era facilmente pronosticabile, la maggioranza ha gettato la palla in tribuna, riportando la legge Costa in commissione per evitare di andare sotto. “Siamo convinti che in Aula la maggioranza si possa dividere. Che se saranno accordati i voti segreti, le forze che compongono il governo si potrebbero esprimere a favore delle nostre proposte normative. Ma penso che loro faranno la scelta di gettare la palla in tribuna. Chiediamo pertanto che l’Aula del Parlamento sovrano possa esprimersi”. A parlare è Enrico Costa, intervento a piazza di Montecitorio dove era in corso una manifestazione dei penalisti contro la riforma Bonafede. Aggiunge: “Se anche venisse portato in commissione, questo provvedimento tra una settimana o due ritornerà in Aula e non potranno giocare a ping pong per sempre”. “Abbiamo cercato di affermare dei principi di civiltà giuridica – prosegue. Un collega del Pd ha detto che la nostra era una proposta strumentale, ma la abbiamo presentata il primo agosto 2019 con il governo Conte1. Quindi accusarci di averla presentata per dividere questa maggioranza è assolutamente strumentale”. Si tratta di cancellare la riforma Bonafede e collaborare a una riforma del processo penale realmente condivisa. Entra nel dibattito anche Italia Viva che negli ultimi giorni ha fatto sobbalzare su questa materia tutto il governo. “Noi abbiamo votato contro la riforma Bonafede quando eravamo all’opposizione e non abbiamo cambiato idea. E per i diritti non si può scendere a compromessi”. Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Iv, parla anche lei in piazza Montecitorio per sostenere la pdl Costa. Ringrazia i penalisti che si sono riuniti in protesta, invitandoli ad andare avanti perché in gioco sono libertà e diritti di ciascuno di noi. Chiede di tornare almeno alla disciplina precedente, ricordando anche il cosiddetto Lodo Annibali, cioè l’emendamento al Milleproroghe che chiede di prendersi un anno di tempo in attesa di definire la riforma del processo penale. “Sono del Pd ma voterò a favore della proposta Costa”. Gli esponenti di Italia Viva hanno più volte spiegato di essere pronti a votare la legge Costa. Lo stesso Matteo Renzi, in mattinata, aveva annunciato il voto dei suoi per cancellare la riforma Bonafede, attaccando i 5 stelle a Radio Capital: “Non inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autostrade”. Ecco quindi la volontà dell’ex premier: “Anziché l’obbrobrio voluto da Bonafede e Salvini, il ritorno alla proposta Orlando come propone l’ex ministro Costa. Spero che la voti anche il Pd”.

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