Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
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CONTRO I MEDICI SCENDONO IN CAMPO GLI SCIACALLI

Denuncia dello Snami alla magistratura: alcuni studi legali offrono consulenze contro chi lotta contro il Coronavirus

CONTRO I MEDICI SCENDONO IN CAMPO GLI SCIACALLI

Medici, infermieri e personale sanitario vengono elogiati anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per quanto rischiano con il Coronavirus, e spesso pagano con il contagio o addirittura con la morte i loro sforzi per assistere i malati. Troppo spesso, denunciano più media, non hanno peraltro protezioni adeguate. “Eppure, avvisa Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – ci sono avvocati che invitano i malati contagiati da Coronavirus a far causa ai medici per presunti errori. Un’azione in grado di rovinare la vita, per di più proprio a chi la difende e, guarda un po’, cerca di proteggere anche chi vorrebbe prendere le vie del tribunale”. Lo Snami prende posizione contro l’annuncio pubblicitario che circola questi giorni sui social, strategicamente composto utilizzando le parole infezioni ospedaliere, risarcimento e consulenza gratuita, in caratteri maiuscoli per attirare l’attenzione dell’utente allegando una foto di un operatore sanitario munito di mascherina e guanti con l’Hashtag #coronavirus. “Chiaro l’intento di paventare – dice Angelo Testa, Presidente nazionale dello Snami – l’esistenza di responsabilità in capo ai medici e alle strutture ospedaliere per infezioni da Covid 19, come se il virus e la sua diffusione dipendano da imperizia o negligenza!Si tratta di un tentativo di accaparramento della clientela da parte di soggetti che approfittano della fragilità e della paura diffusa tra la popolazione, già sufficientemente allarmata dalla più grave emergenza sanitaria di tutti i tempi. La pubblicazione di un annuncio pubblicitario simile è vergognosa e provoca un ingiustificato allarmismo. Diffondere una notizia clamorosamente falsa, ossia che la diffusione del virus dipenda da responsabilità professionali di medici e strutture sanitarie. Quanto compare su facebook e sul sito web pare configurare precisi reati, e abbiamo incaricato l’Avv. Andrea Castelnuovo di farne denuncia alla magistratura, agli Ordini forensi e alla Agcom,- conclude il leader dello Snami -un’ iniziativa forte ma essenziale in un momento delicato come quello attuale, in cui migliaia di medici ed infermieri combattono con tutte le loro forze giorno e notte garantendo anche a discapito della loro stessa salute (fisica e psichica) il miglior servizio sanitario possibile ai paziente”.  Anelli ha scritto al Consiglio Nazionale Forense evidenziando il fenomeno che, se confermato, può avere pesantissime ripercussioni anche nel lavoro di chi protegge la salute di tutti e, di conseguenza, anche sulla salute dei cittadini. Riporta in una nota l’ufficio stampa della Federazione dei medici, chirurgi e odontoiatri: “Una lettera Consiglio Nazionale Forense per segnalare il diffondersi, in questo momento in cui i medici stanno lottando ‘a mani nude’ contro il Covid-19, di comunicazioni pubblicitarie, da parte di studi di avvocati, che invitano i cittadini a intentare cause nei confronti dei medici, offrendo consulenze legali gratuite o altri possibili incentivi”. Ecco cosa scrive Anelli, nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa: “Caro Presidente, mi rivolgo a Te quale massimo rappresentante della professione forense, quella professione che insieme a quella medica tutela diritti di rango costituzionale – esordisce Anelli -. In questi giorni tremendi di preoccupazione per la salute dei cittadini e la tenuta economica e sociale del Paese, con i medici e i professionisti sgfanitari tutti impegnati in prima fila in questa guerra contro un nemico invisibile ma non per questo meno pericoloso, alle diuturne difficoltà si aggiungono le comunicazioni pubblicitarie promosse da iscritti agli Albi degli Avvocati che, di fatto, pubblicizzano la propria attività, evidenziando presunti errori commessi da quegli stessi medici che, spesso a mani nude, provano ad arginare l’emergenza pandemica e pagano questo impegno contando i propri morti”.

 

 

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