Profumo d’Ulivo a Santi Apostoli
Chi c'era con la segretaria Pd e Conte, al grido di unità (tradotto in 'volemose bene' dietro il palco).
Non solo i leader Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli e Riccardo Magi. Piazza Santi Apostoli si riempie come ai bei tempi dell’Ulivo del 2006. Bandiere di tutti i partiti di opposizione, e tanti tricolori a sventolare. Un simbolo ‘strappato’ alla destra dopo la scazzottata ai danni del pentastellato Leonardo Donno alla Camera.
In mezzo, i banchetti per la raccolta firme per i referendum contro il Jobs act, organizzati dalla Cgil. E un coro costante, ripetuto più volte: “Unità, unità, unità”, è il mantra lanciato da chi è arrivato qui in un caldo pomeriggio di giugno. Un appello che è stato tradotto anche in romanesco: “Volemose bene”, dice un militante dei 5 Stelle all’indirizzo di Conte, Schlein e Fratoianni.
E dietro il palco, mentre i leader intervengono uno dopo l’altro – senza mai però apparire tutti insieme – i big dei vari partiti si mescolano e avviano prime forme di dialogo tra abbracci, sorrisi e selfie con i simpatizzanti: ci sono il governatore della Campania Vincenzo De Luca, l’ex presidente della Camera Roberto Fico, l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino e il neo parlamentare europeo Nicola Zingaretti. Non mancano esponenti di sinistra come l’ex viceministro dell’Economia Stefano Fassina e Marilena Grassadonia, attivista per i diritti Lgbt. Diversi i rappresentanti delle istituzioni locali, a partire dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri e l’assessore capitolino ai Trasporti Eugenio Patanè. Presenti anche i segretari del PD Lazio Daniele Leodori e di Roma Enzo Foschi. In casa 5 Stelle si è vista Carla Ruocco, a differenza dell’ex sindaca di Roma Virginia Raggi che in una recente intervista ha invocato per il Movimento un ritorno alle origini. In piazza anche l’ex ministro Andrea Orlando, l’ex sindaco di Palermo e neo europarlamentare Leoluca Orlando e l’ex ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
“Non è la prima e non sarà l’ultima piazza. La prossima volta ci sarà una piazza più grande. Consideriamoci tutti mobilitati in maniera permanente”, chiude la leader Dem, prima che parta ‘Viva l’Italia’ di De Gregori.
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