La separazione delle carriere diventa uno scontro ideologico
Come era largamente previsto, l’appello alla responsabilità istituzionale fatta dal presidente del Cnf Francesco Greco, è caduta nel vuoto.

È in atto lo scontro tra due poteri dello Stato. La politica da parte sua ha fallito non essendo stata capace di mediare tra le opposte fazioni.
Sotto sotto è incontrovertibile vi è un attacco allo Stato di diritto che in molte occasioni dà fastidio perché rallenta l’azione di Governo ma è il prezzo da pagare tra democrazia e autocrazia. È vero che la sinistra ha debordato ma la destra sta commettendo lo stesso errore.
La destra ci porta a una giustizia elitaria dove solo il più forte in termini economici avrà ragione.
A mio avviso la protesta dei magistrati (o meglio, della parte rumorosa che protesta) è una protesta di che ha dimenticato che anche una persona come Falcone era favorevole alla divisione delle carriere. .
Ci sono ragioni valide in entrambi gli schieramenti.
Ma visto che esibiscono la Costituzione dovrebbero sapere che la stessa prevede procedure specifiche per la sua modifica e che è il parlamento, e poi l’elettore, a decidere come e se modificarla.
Una giustizia terza, separata dal potere politico, è la base della democrazia; ma una magistratura che agisce da corpo a sé, senza cornici e senza autocritica, è nocivo per un sano equilibrio dei poteri.
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