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Magistrati e avvocati a confronto sul linguaggio dei provvedimenti giudiziari

Incontro.a Spoleto promosso dalla Procura generale

Magistrati e avvocati a confronto sul linguaggio dei provvedimenti giudiziari

È stata l’occasione per fare il punto sui lavori dell’Osservatorio e, allo stesso tempo, avviare una riflessione congiunta sull’importanza dei valori del linguaggio, sia nei provvedimenti giudiziari, sia nel corso del giudizio e nella relazione con le parti processuali, il secondo del ciclo di incontri distrettuali che si è tenuto il 25 maggio presso il Tribunale di Spoleto, organizzato dalla Procura Generale di Perugia e dall’Osservatorio sul linguaggio dei provvedimenti giudiziari. Il primo incontro si era tenuto presso il Tribunale di Terni, lo scorso 26 aprile.

Il procuratore generale, Sergio Sottani, ha ribadito che gli obiettivi di questo organismo, creato nell’agosto 2022 e di cui fanno parte, oltre al Procuratore Generale, i Procuratori del Distretto e i loro delegati, non ha certamente scopi censori, bensì di promozione dell’importanza della tematica del linguaggio per tutte le parti processuali – giudici, pubblici ministeri, avvocati – affinché il contenuto dei provvedimenti coniughi forma e sostanza, sia connotato da logicità, chiarezza e misura e, ancora, il linguaggio del processo sia comprensibile, rispettoso di ciascuna parte e scevro da pregiudizi di qualunque natura.

Il Procuratore Generale ha poi richiamato il recente discorso tenuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’avvio dei lavori della terza sede della Scuola Superiore della Magistratura, a Castel Capuano, che in tema di linguaggio ha precisato: “L’uniformità delle decisioni non rappresenta un limite all’attività decisionale, ma ne costituisce un punto di approdo, in quanto è diretta a promuovere la prevedibilità delle decisioni e, dunque, la loro comprensibilità e la loro autorevolezza. A questi necessari requisiti contribuisce anche l’uso di un linguaggio consono e misurato”.

L’incontro è stato coordinato dalla sostituta procuratrice, dott.ssa Michela Petrini, delegata per la Procura della Repubblica di Spoleto a far parte dell’Osservatorio, che ha richiamato l’attenzione sulla stretta connessione esistente tra la chiarezza e la puntualità della motivazione dei provvedimenti giurisdizionali (es. sentenze, capi di imputazione) e l’esercizio del diritto di difesa tutelato dall’art. 24 Cost. La magistrata ha valorizzato l’importanza di raggiungere un giusto equilibrio tra tecnicismo e comprensibilità del provvedimento, ricordando la differenza tra tecnicismo necessario – ossia l’uso dei termini e delle definizioni giuridiche – e para tecnicismi, ossia termini volutamente complessi, inutili e comunque evitabili. La dott.ssa Petrini ha altresì richiamato le linee guida elaborate dal CEPEJ – Commissione per l’efficienza della giustizia istituita presso il Consiglio d’Europa – che ha posizionato l’Italia al penultimo posto per sfiducia dei cittadini verso il servizio giustizia, tra l’altro, anche per la non comprensibilità dei provvedimenti giudiziari che tende a produrre l’innalzamento del livello delle impugnazioni.

La dottoressa Gloria Loreti, avvocato del Foro di Spoleto, ha ricordato che nel codice deontologico forense (art. 52) già sussiste, per l’avvocato, un preciso divieto di uso di espressioni offensive o sconvenienti.

Compito dell’Osservatorio è anche quello di prestare particolare attenzione al linguaggio nei procedimenti per reati in materia di violenza sessuale, domestica e di genere. Su questo tema la dottoressa Loreti ha sottolineato come il ruolo del difensore risulti molto più delicato.

Sono intervenuti inoltre il presidente delle Camere Penali di Spoleto Roberto Calai e Domenico Benedetti Valentini, che si sono detti felici dell’iniziativa e favorevoli alla sua prossima apertura alla cittadinanza, in vista del recupero della cultura del linguaggio, del rispetto della funzione e della giurisdizione, segnalando come l’utilizzo degli strumenti informatici produca effetti non positivi sulla chiarezza e sulla comprensibilità delle decisioni giudiziarie.

All’incontro erano presenti anche il Presidente del Tribunale di Spoleto, Silvio Magrini Alunno, e il procuratore della Repubblica, Vincenzo Ferrigno, oltre a numerosi magistrati e avvocati, tra i quali il Presidente dell’Ordine forense Avv. Pietro Morichelli.

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