Esperienze forense a confronto, al via a Bologna la prima giornata
Avvocatura dei territori riunita per l’iniziativa organizzata dal Consiglio nazionale forense e dalla Fondazione dell’avvocatura italiana. Presenti i delegati di 126 Coa.
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La scelta del luogo non è stata casuale: il “Centro San Domenico”, uno dei punti di riferimento culturali e religiosi più importanti di Bologna, situato a poca distanza dalla procura della Repubblica e dalla Corte d’appello. In questa sede, in cui studio e meditazione formano un tutt’uno, oltre quattrocento avvocati giunti da tutta Italia si sono dati appuntamento per “Esperienze a confronto 2024”, iniziativa organizzata dal Consiglio nazionale forense e dalla Fondazione dell’avvocatura italiana.
A Bologna sono presenti da oggi i delegati di 126 Coa su 140. Un successo di partecipazione sottolineato dai vicepresidenti del Cnf, Patrizia Corona e Francesco Napoli, e da Vittorio Minervini, componente del Cnf e vicepresidente della Fondazione dell’avvocatura italiana.
I lavori sono stati aperti dal professor Flavio Peccenini, presidente del Coa Bologna, salutato con affetto da tanti suoi ex allievi e ora colleghi avvocati.
Peccenini ha insegnato a lungo Istituzioni di Diritto privato nell’Università di Bologna. «Le esperienze a confronto – ha detto il rappresentante degli avvocati bolognesi – hanno il merito di farci crescere tutti nella nostra professione che è cambiata nel corso degli anni e che è destinata a trasformarsi ulteriormente. Ritengo il confronto un pilastro della professione forense. Se manca, non andremo da nessuna parte».
La vicepresidente del Cnf, Patrizia Corona, si è soffermata sul grande valore degli incontri di Bologna: «Esperienze a confronto è una felice intuizione nata nel 2011 che è proseguita nel corso degli anni ed è cresciuta. L’attività dei Coa è cambiata. Se volgiamo brevemente lo sguardo al passato possiamo notare le profonde trasformazioni avvenute nel nostro lavoro. I protagonisti dell’iniziativa sono i Coa, che con i loro presidenti hanno il polso della situazione. Gli spunti che verranno fuori dalle esperienze a confronto saranno molto utili per tutti».
L’altro vicepresidente del Consiglio nazionale forense, Francesco Napoli, ha posto all’attenzione dei colleghi presenti nella splendida sala-biblioteca dei domenicani l’importanza di Bologna in alcune tappe significative della storia recente dell’avvocatura. «Per me – ha sottolineato – è un onore ritornare in questa città. Qui a Bologna in passato sono state scritte pagine molto importanti per la nostra professione. Occorre rimettere in gioco l’avvocatura nel rispetto delle regole del passato. Le radici, i richiami più tradizionali della professione forense non devono essere mai accantonati. Mi sento di dire questo soprattutto ai giovani colleghi».
I lavori della prima giornata di “Esperienze a confronto 2024” sono stati aperti con un richiamo storico fatto dal vicepresidente della Fai, Vittorio Minervini, il quale ha ricordato alcune parole di Zanardelli pronunciate nel 1875 davanti al Collegio degli avvocati di Brescia.
Nella prima sessione di lavoro ampio spazio è stato dedicato ai procedimenti amministrativi dei Coa (verbali e delibere), all’accesso civico e documentale agli atti, agli obblighi in materia di pubblicazione dei dati e di tutela della riservatezza, al deposito degli accordi di negoziazione assistita e al rilascio delle copie conformi. I lavori sono stati coordinati da Giovanni Berti Arnoaldi Veli (componente del Cnf e tesoriere della Fai). Sono intervenuti Giovanna Ollà (Cnf), Antonino Galletti (Cnf, coordinatore Commissione diritto amministrativo e componente del comitato direttivo della Fondazione italiana per l’innovazione forense), Nicola Cirillo (Ufficio studi Cnf, responsabile prevenzione, corruzione e trasparenza del Consiglio nazionale forense) e Donato Di Campli (tesoriere Cnf).
Nella seconda sessione sono stati affrontati i temi dell’accesso alla professione (pratica forense, tirocinio professionale ed esame di Stato), iscrizione, cancellazione, sospensione e reiscrizione nell’albo e nei registri. Ha coordinato i lavori Biancamaria D’Agostino (componente del Cnf e del Comitato direttivo della Fai). Sono intervenuti Enrico Angelini (Cnf, componente del Comitato direttivo della Scuola superiore dell’avvocatura, referente per le Scuole forensi), Federica Santinon (Cnf, componente Comitato direttivo della Fondazione italiana per l’innovazione forense), Giovanni Berti Arnoaldi Veli (Cnf, tesoriere della Fondazione dell’avvocatura italiana).
«Le prime due sessioni di Esperienze a confronto – ha affermato l’avvocato Giovanni Berti Arnoaldi Veli – hanno suscitato l’attenzione e la curiosità dei colleghi che ogni giorno lavorano negli Ordini per garantire la massima efficienza e il miglior funzionamento. I temi trattati sono molto utili per l’attività quotidiana all’interno di ciascun Coa».
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