Caos e disagi al tribunale di Tivoli, scatta la protesta degli avvocati
Oltre a tale chiusura, denuncia il Consiglio dell’Ordine, se ne sono verificate altre, senza alcun preavviso, che hanno determinato il rinvio dei processi, con conseguente allungamento della loro durata, e creato notevoli disagi e disservizi per l’utenza e per gli Avvocati.
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Sotto la Sede dell’Ufficio del Giudice di Pace, in viale Trieste a Tivoli, il prossimo 20 maggio, ore 12, si svolgerà un sit-in di protesta, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, per denunciare il silenzio e l’indifferenza del Ministero della Giustizia e di tutte le altre Autorità che sono state interessate della vicenda, verso la gravissima situazione, più e più volte segnalata, in cui si trova l’Ufficio di prossimità del foro tiburtino.
A causa della carenza del personale amministrativo (ma anche della Magistratura onoraria) il Presidente del Tribunale di Tivoli, in via provvisoria ed emergenziale, ha dovuto chiudere l’accesso alla cancelleria, per gli Avvocati e per l’utenza, ogni mercoledì della settimana.
Oltre a tale chiusura, denuncia il Consiglio dell’Ordine, se ne sono verificate altre, senza alcun preavviso, che hanno determinato il rinvio dei processi, con conseguente allungamento della loro durata, e creato notevoli disagi e disservizi per l’utenza e gli Avvocati.
L’intero circondario del Tribunale di Tivoli, che abbraccia ben 75 comuni con circa 600.000 abitanti è fortemente penalizzato dalla irragionevole ed inefficiente pianificazione degli organici amministrativi e della Magistratura (togata ed onoraria) da parte del Ministero della Giustizia che si ripercuote, inevitabilmente, sui cittadini e sulle Amministrazioni locali.
Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati tiburtini, presieduto dall’Avv. David Bacecci, che ripetutamente ha denunciato questa gravissima situazione, andata via via aggravandosi, ha organizzato un sit-in di denuncia chiedendo la partecipazione della cittadinanza, delle rappresentanze sociali, sindacali e politiche, nonché dei Sindaci dei Comuni che compongono il circondario del Tribunale di Tivoli, affinché ciascuno, secondo i propri ruoli e competenze, si faccia promotore di iniziative utili al fine di risolvere un problema che ricade sulla collettività e sull’accesso alla giustizia.
Tale diritto, costituzionalmente garantito, è sicuramente compromesso presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli non essendo liberamente esercitabile in termini di efficienza e di pronta risposta alla domanda di Giustizia proveniente dai cittadini.
In occasione del sit-in del 20 maggio 2022, verrà data lettura della missiva che, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Tivoli, invierà al Presidente della Repubblica, anche nella sua qualità di Presidente del CSM, per informarlo della situazione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Tivoli e dell’assoluto silenzio che le Istituzioni preposte all’Amministrazione della Giustizia hanno riservato alle denunce e alle segnalazioni inviate dal Consiglio dell’Ordine e dal Presidente del Tribunale.
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