Bene la priorità della riforma della giustizia con approccio di sistema
La Presidente del Cnf in un’intervista all'Agi
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Il tema della giustizia, in particolare di quella civile, tra le priorità del nuovo governo, non solo per “tentare di colmare le evidenti inefficienze attuali ma per una riforma complessiva, che non può intervenire ed esaurirsi solo sul codice e sulle procedure, ma deve mirare ad un nuovo e rinnovato approccio al sistema”. E’ quanto afferma Maria Masi, presidente facente funzioni del Consiglio nazionale forense, la quale, in un’intervista all’AGI, esprime “apprezzamento” e “condivisione” nel “verificare che tra le priorità sia indicata la riforma della giustizia civile”: una “priorità fedele” a quanto raccomandato dall’Ue per i fondi Recovery.
“I termini di efficacia ed efficienza, la coerenza degli obiettivi, il bilanciamento degli interessi, la necessità e l’esigenza di digitalizzazione sono premesse tutte applicabili a una proposta seria di riforma – osserva Masi – e vanno declinate in maniera giusta: dietro numeri e statistiche vi sono sempre le esigenze di tutela dei cittadini”. Per questo, aggiunge la presidente del Cnf – anche ripercorrendo le recenti proposte del Consiglio forense sul ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’, inviate lo scorso gennaio a Governo e Guardasigilli – si pensi alla “semplificazione del quadro normativo esistente” e all'”organizzazione della giustizia, quest’ultima anche di tipo manageriale”, al “problema, mai trascurabile ma spesso trascurato, dell’accrescimento delle competenze degli operatori del settore di fronte ai “problemi atavici” della giustizia civile, quali “lo smaltimento dell’arretrato e i tempi mediamente lunghi dei processi”. Si guardi, rileva Masi, alla necessità di “investimenti funzionali e l’allocazione di risorse anche umane”, e conclude che “l’avvocatura sarà ben lieta di rinnovare le sue proposte al nuovo Governo e la disponibilità a fornire un contributo”.
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