Ue ancora europeista, maggioranza non stravolta
De Romanis (Luiss): "Governo faccia sue le battaglie per terzo pilastro unione bancaria e eurobudget"
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Dopo queste elezioni, “in realtà la maggioranza al Parlamento europeo che c’è adesso non verrà stravolta, come avevano promesso le forze sovraniste, e rimarrà comunque un’Ue a maggioranza europeista”. Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Veronica De Romanis, docente di European Economics all’Università Luiss di Roma, commentando i risultati del voto per il rinnovo del Parlamento europeo. “A parte quello che è successo in Italia e Francia -dice ancora De Romanis- negli altri Paesi non c’è stata questa avanzata dei sovranisti. Anzi, in alcuni Paesi come l’Olanda sono addirittura spariti”. Quello che è invece ora importante, spiega, è “capire cosa deve fare l’Italia in Europa”. E qui la docente indica due obiettivi da perseguire con forza: “Completare il processo di unione bancaria con il cosiddetto ‘terzo pilastro’ e riprendere con forza l’idea lanciata da Macron di un eurobudget”. Il primo obiettivo, spiega De Romanis, consiste nel fatto “di completare l’unione bancaria del previsto terzo pilastro, ossia di una garanzia unica dei depositi in caso di crisi bancarie”, mentre il secondo, aggiunge, “dovrebbe essere realizzato con un Fondo da utilizzare per lo sviluppo della competitività”. “Macron è uscito indebolito da questa competizione elettorale -ricorda l’economista- ma l’Italia dovrebbe sostenere con forza la proposta di un eurobudget che potrebbe portare al nostro Paese grandi vantaggi, a partire dalla possibilità della creazione di un’indennità europea di disoccupazione”. Insomma, cessati i clamori della campagna elettorale, “ora il governo si concentri sulle battaglie che vuole fare in Europa, fondamentali se vogliamo far crescere il Paese”, conclude De Romanis.
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