La lezione del pos
La lezione del pos Il rientro del governo per le pretese limitative per l'uso del pos è sintomatico per due aspetti di potere: Ue e consumatori.
In evidenza
Ue. L’Unione ha “intimato” di lasciar perdere con le velleità di usare il pos come strumento di campagna elettorale permanente: il segnale che il governo ha inteso lanciare ai piccoli commercianti per dimostrare di essere con loro a qualunque prezzo, foss’anche favorire l’evasione fiscale che ufficialmente sostiene di voler combattere, non si può fare. Il pos è un po’ come l’euro: prendere o lasciare… con le dovute conseguenze.
Consumatori. In queste settimane in cui sembrava che il tetto fosse già realtà (60, 30 euro…), chi – categorie commerciali – sosteneva la giustezza del provvedimento, non potendo esplicitamente ringraziare il governo per la possibilità di evadere il fisco, si arrotolava su se stesso; argomento prevalente il povero vecchio tonto che non aveva dimestichezza con l’uso delle carte (figura demograficamente e culturalmente esistente forse solo alle due precedenti generazioni di anziani). Nei confronti in cui abbiamo avuto occasione di partecipare e ascoltare, loro malgrado, prevaleva sempre l’anima del bottegaio: “certo, se devo perdere il cliente, preferisco sempre usare il pos”. Una presa d’atto della realtà e del potere dei consumatori di indirizzare il mercimonio in base alle loro scelte finanziarie. Notorio che il popolo reale è sempre stato più avanti di quello legale.. e commerciale nel nostro caso.
Lezione del pos che auspichiamo possa servire anche per altri contesti. Per esempio, quello delicatissimo che sembra si faccia avanti per l’aggiornamento dei nostri codici civile e penale, liberandoci dai retaggi e non solo dell’incostituzionale codice Rocco del secolo scorso.
Vincenzo Donvito Maxia
Comunicato Aduc
Altre Notizie della sezione
La socializzazione delle perdite
05 Novembre 2025L'emblematica storia del Fondo Casella.
Sì alla separazione delle carriere, per ragioni di sinistra
04 Novembre 2025Augusto Barbera. “Sì alla separazione delle carriere, per ragioni di sinistra.
Il giudizio di ottemperanza quando l’Amministrazione non esegue una sentenza
03 Novembre 2025Accade all’Agenzia delle entrate.
