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Famiglie, lavoratori, imprese: ecco le principali novità della manovra

Dopo settimane di stand-by, al termine di una maratona di due giorni, nel passaggio in Commissione Bilancio alla Camera la manovra 2021 fa il carico di nuovi bonus e incentivi.

Famiglie, lavoratori, imprese: ecco le principali novità della manovra

Via libera a 320 emendamenti, per una ammontare complessivo di risorse che sfiora i cinque miliardi.

Misure che “chiamano in causa” famiglie, lavoratori e imprese. Il ddl di Bilancio approderà in Aula a Montecitorio martedì 22 dicembre, a partire dalle 9, quando il governo dovrebbe porre la questione di fiducia. Il voto finale in prima lettura è previsto prima di Natale (il testo passerà poi al Senato per l’approvazione definitiva prima di Capodanno).

Considerati i tempi stretti per la conversione in legge (entro il 31 dicembre, altrimenti si corre il rischio di far scattare l’esercizio provvisorio), la partita delle modifiche al testo uscito dal consiglio dei ministri il 16 novembre.

Ecco, in estrema sintesi, le ultime novità (si veda anche Il Sole 24 Ore del 21 dicembre).

FAMIGLIE

Viene previsto un fondo da 15 milioni per sostenere gli studenti fuorisede con Isee inferiore a 20mila euro nel pagamento dell’affitto.

Vengono stanziati altri 420 milioni nel 2021: si tratta di ecoincentivi l’acquisto di nuove auto che, per i primi 6 mesi del 2021, interesseranno anche le auto euro 6. A fronte della rottamazione di una vecchia auto (almeno 10 anni) è previsto un incentivo di 3.500 euro (1.500 dello Stato e 2.000 del venditore). Per i primi 6 mesi del 2021 arriva anche un ecobonus per il ricambio di veicoli commerciali. Confermati anche gli incentivi per le auto ibride ed elettriche.

La spesa per accedere al credito d’imposta del 50% per l’acquisto di mobili sale da 10mila a 16mila euro.

Vengono stanziati 20 milioni di euro a copertura di un bonus idrico da 1.000 euro per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia resistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso di acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari. Il bonus è riconosciuto per la fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi ii dispositivi per il controllo di flusso di acqua e di soffioni doccia.

Arriva il “kit digitalizzazione”: chi vive in famiglie con un reddito Isee sotto i 20mila euro potrà avere per un anno un cellulare “in comodato d’uso” connesso ad Internet, con incluso l’abbonamento a due “organi di stampa” e l’app Io. Il beneficio è concesso ad un solo soggetto per nucleo familiare. Per poter ottenere il kit occorre avere la Spid. Il finanziamento previsto è di 20 milioni di euro per il 2021.

Arrivano 100 milioni in più nel 2021 per l’estensione del bonus tv, lo sconto fino a 50 euro per cambiare vecchi televisori, finalizzato a «favorire il rinnovo o la sostituzione del parco degli apparecchi televisivi non idonei alla ricezione dei programmi con le nuove tecnologie DVBT2 e favorire il corretto smaltimento degli apparecchi obsoleti, attraverso il riciclo». La legge di Bilancio 2019 prevedeva per il bonus risorse pari a circa 150 milioni di euro da destinare alle famiglie con Isee sotto i 20.000 euro.

Tempi più lunghi per il congedo per i neopapà: nel 2021 potranno assentarsi dal lavoro per 10 giorni, anziché i 7 inizialmente previsti dalla manovra.

Proroga breve, al 30 giugno 2022, per il superbonus del 110%. Viene tuttavia prevista una finestra fino al termine dell’anno per completare i lavori già avviati nel primo semestre e che siano stati effettuati per almeno il 60 per cento. Il credito di imposta, in questo caso, potrà essere utilizzato in quattro anni e non in cinque, come previsto dal decreto Rilancio.

LAVORATORI

Con un fondo da un miliardo viene previsto una sorta di “anno bianco” di esonero dei minimali contributivi per tutte le partire Iva e professionisti, ordinisti e non, più colpiti dalla pandemia. I requisiti richiesti per accedere al beneficio sono una perdita di fatturato 2020 rispetto al 2019 di almeno il 33% e un fatturato complessivo inferiore ai 50 milioni.

Arriva una nuova cassa integrazione per le partite Iva iscritte alla gestione separata dell’Inps (sono 300mila). Si chiama “Iscro” (acronimo per “Indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa”). La misura, sperimentale per il 2021-2023, prevede un sostegno per 6 mensilità, che va da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro al mese. Per accedervi occorre aver prodotto un reddito, nell’anno precedente la domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni prima; aver dichiarato un reddito non superiore a 8.145 euro; essere in regola con i contributi e avere aperta la partita Iva da almeno 4 anni.

Viene ridisegnato il contratto di espansione con lo scivolo, per le persone a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o anticipata, che si estende alle imprese con oltre 250 addetti (per quelle sopra i mille c’è il vincolo a fare un’assunzione ogni tre uscite, ma ci sono altri 12 mesi di sconto Naspi, oltre ai canonici 24 mesi). La soluzione costituisce la misura di politica attiva individuata dal governo per gestire le transizioni occupazionali al termine del blocco dei licenziamenti e delle ulteriori 18 settimane, 6 + altre 12, di cassa Covid-19, gratuita per tutti.

Arriva la nona salvaguardia per gli esodati: riguarda 2.400 persone con requisiti maturati dopo il 31 dicembre 2011 per andare in pensione. L’intervento costa 115,1 milioni in sei anni.

I lavoratori altamente qualificati rientrati in Italia prima del 2020 e già iscritti all’Aire non saranno più esclusi, versando un contributo del 10% o del 5% del reddito imponibile a seconda del numero dei figli, dalle misure di incentivo al radicamento permanente in vigore dal 2020.

Con 267 milioni entra in manovra la riforma dell’assegno di ricollocazione e delle politiche attive. Da gennaio l’assegno potrà essere utilizzato anche dai lavoratori in cig o in Naspi e Discoll da oltre 4 mesi. L’obiettivo è un sistema integrato pubblico-privato per i servizi per l’impiego. Dote iniziale: 267 milioni.

IMPRESE

Arriva un credito d’imposta del 40% del costo degli acquisti di beni strumentali o della partecipazione a corsi di aggiornamento professionale per gli chef. Si introduce un fondo apposito di un milione l’anno per tre anni. La nuova versione del credito di imposta per i eni strumentali tradizionali (ex superammortamento) e per quelli legati alla digitalizzazione 4.0 (ex iperammortamento) parte, retroattivamente, per investimenti effettuati a partire dal 16 dicembre 2020 e sarà in vigore per tutto il 2022. Con coda a giugno 2023 per la consegna di beni ordinati entro il 31 dicembre 2022 pagando un acconto di almeno il 20%.

L’esonero parziale (del 30%) dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro privati per i lavoratori dipendenti, previsto in via sperimentale tra ottobre e dicembre 2020, è previsto fino al 2029: prorogato in automatico fino al 30 giugno 2021, in linea con il Quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato (dopo servirà il via libera della Commissione europea). La decontribuzione è prevista in misura del 30% fino al 2025, del 20% nel 2026 e 2027 e del 10% nel 2028 e 2029.

Dal 1 marzo 2021 le imprese mid-cap (tra 250 e 499 dipendenti) potranno accedere alla garanzia alle stesse condizioni agevolate offerte dal Fondo centrale di garanzia per le Piccole e medie imprese.

Rinnovati i bonus di Transizione 4.0: prevista una dote di 23,8 miliardi in cinque anni a valere sul Fondo che anticipa le risorse Nex Generatio Eu. Del pacchetto fanno parte crediti di imposta per beni strumentali 4.0 e tradizionali; ricerca innovazione e design; formazione 4.0

 

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