Anno: XXV - Numero 71    
Mercoledì 24 Aprile 2024 ore 16:45
Resta aggiornato:

Home » Ok dal Garante della Privacy al controllo automatico del Green Pass sul lavoro

Ok dal Garante della Privacy al controllo automatico del Green Pass sul lavoro

Parere positivo dal Garante sulle nuove modalità di verifica del Green Pass: ok ai sistemi informatizzati anche nelle aziende private.Parere positivo dal Garante sulle nuove modalità di verifica del Green Pass: ok ai sistemi informatizzati anche nelle aziende private.

Ok dal Garante della Privacy al controllo automatico del Green Pass sul lavoro

Il Garante Privacy ha approvato le nuove regole per il controllo automatizzato dei Green Pass negli ambienti di lavoro, contestualmente al nuovo Dpcm del Governo, in vista dei nuovi obblighi Covid in vigore dal 15 ottobre negli uffici pubblici e nelle aziende private.

Lo schema di decreto modifica le regole previste dal Dpcm del 17 giugno scorso, che regolamentavano i controlli unicamente tramite la app VerificaC19 e prevede che l’attività di verifica delle certificazioni verdi possa essere effettuato anche attraverso modalità alternative ed informatizzate.

Come ad esempio tramite il software open source offerto dal Ministero, da integrare nei sistemi di controllo degli accessi del personale (lettori di badge, ecc.) così come il ricorso al controllo incrociato dei dati tramite portale INPS (per aziende sopra i 50 addetti) o Piattaforma NoiPA (per gli enti che la utilizzano). Le PA con oltre mille dipendenti disporranno di un servizio di interoperabilità applicativa con la Piattaforma DGC, resa disponibile ai datori di lavori mediante un’apposita convenzione con il Ministero della salute.

L’attività di verifica non dovrà comportare la raccolta di dati dell’interessato contenuti nel Green Pass, né la conservazione del QR code. I sistemi automatizzati previsti dal Dpcm permetteranno di visualizzare infatti la sola informazione del possesso o meno di una certificazione valida.

Potranno essere sottoposti al controllo solo i lavoratori in servizio per i quali è previsto l’accesso al luogo di lavoro, escludendo i dipendenti assenti per ferie, malattie, permessi o che svolgono la prestazione lavorativa in modalità agile.

I dipendenti dovranno essere informati dal proprio datore di lavoro sul trattamento dei dati attraverso specifica informativa.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.