Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
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Nuovo codice della strada, come cambia: novità multe, ritiro patente e autovelox

Stretta del governo sulle regole: si va dalla sospensione della patente per chi guida sotto effetto di droga all'obbligo di casco per i monopattini

Nuovo codice della strada, come cambia: novità multe, ritiro patente e autovelox

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al nuovo Codice della strada: diverse le novità introdotte che riguardano tutti gli aspetti fondamentali del testo.

Dai nuovi obblighi per i monopattini elettrici alle sanzioni più severe per chi guida in stato di ebrezza, fino alle regole per i neopatentati; un inasprimento voluto principalmente da Matteo Salvini (Lega), il quale ha scelto di utilizzare il pugno duro contro chi trasgredisce.

A tal proposito, ecco le novità della riforma del Codice della Strada riassunte in 8 punti fondamentali.

Le novità della riforma del Codice della Strada

  1. Obblighi e divieti per i monopattini elettrici

Una delle novità principali, affatto imprevista, riguarda la regolamentazione dei monopattini elettrici. Sarà infatti previsto l’obbligo di targa, più precisamente di un contrassegno identificativo adesivo, plastificato e non rimovibile. Si introdurrà, poi, l’obbligo di assicurazione per la responsabilità civile verso terzi a carico dei conducenti.

È prevista poi un’estensione dell’obbligo di indossare il casco per tutti, e non solo per i conducenti minorenni. Oltre alle questioni meramente formalistico, il ddl propone anche diverse norme di comportamento. Nel dettaglio, dovrebbe essere introdotto il divieto di circolazione contromano per tutte le strade, anche quelle con doppio senso ciclabile dover per il momento è consentita.

Oltretutto, ai monopattini elettrici sarà permessa esclusivamente la circolazione su strade urbane, con un limite massimo di velocità pari a 50 km/h. Infine, si imporrà ai gestori dei servizi di monopattini in sharing di installare sistemi di sicurezza che impediscano la circolazione nelle aree vietate.

  1. Nuovi limiti per i neopatentati

Una novità particolarmente discussa, soprattutto con riguardo alla recente tragedia di Casal Palocco (ma comunque già considerata) riguarda l’estensione del divieto di guidare auto “potenti” – così definite – fino al raggiungimento di 3 anni di patente, anziché solo 1. Nel dettaglio, i titolari di patente di tipo B non potranno guidare fino al raggiungimento del limite:

  • Le autovetture a motore termico con potenza specifica superiore a 55 kW/t – riferita alla tara – e potenza massima pari o superiore a 70 kW.
  • Autovetture elettriche/ibride plug-in con potenza specifica superiore a 65 kW/t (riferita alla tara ma comprensiva del peso della batteria).
  • Autoveicoli con potenza specifica riferita alla tara superiore a 55 kW/t, se diversi da quelli con potenza specifica.

Il divieto sarà esteso a tutte le patenti conseguite dopo l’entrata in vigore del provvedimento, che non avrà dunque efficacia retroattiva. Dovrebbero essere però mantenute alcune eccezioni attuali, in particolare per:

  • Veicoli al servizio di persone con disabilità, presenti a bordo, muniti di contrassegno.
  • Conducente accompagnato da una persona con età inferiore o pari a 65 anni, con almeno di 10 anni di patente, al suo fianco in qualità di istruttore.

Il limite dei 3 anni non sarà comunque imposto ai patentati che conseguiranno prima della scadenza patenti di categoria superiore, ossia BE, C1, C, C1E, CE, D1, D1E, D, DE.

  1. Tolleranza ed eccezioni per le Ztl

Per quanto riguarda le Ztl, si prevede una tolleranza del 10% nelle aree in cui è applicato un termine massimo di permanenza. Nessuna sanzione all’uscita, poi, per chi entra nella Ztl prima del momento in cui è entrato in vigore il divieto. La ragione è quella di tener conto di eventuali imprevisti o eventi eccezionali che potrebbero comportare una permanenza involontaria oltre il consentito.

Non sono noti ancora i dettagli, ma ci si aspetta una definizione più precisa per evitare che l’entrata in orario antecedente al divieto costituisca un semplice lasciapassare per girare nella Ztl senza permesso.

  1. Autovelox e omologazione

Il ddl si assume anche un altro importante impegno, ovvero l’equiparazione delle misure di approvazione dei sistemi di rilevazione della velocità a quelle di omologazione. Si potranno così superare le difficoltà di valutazione da parte dei giuristi, precisamente giudici di pace e avvocati che da anni auspicano una riforma della questione.

  1. Accertamento delle violazioni

Riguardo all’accertamento delle violazioni, sarà consentito ai sistemi di rilevamento automatico (omologati o approvati) di accertare contemporaneamente due o più sanzioni. Oltretutto, la Polizia potrà accertare le violazioni più pericolose sulle autostrade e le strade extraurbane (ad esempio l’impropria occupazione delle corsie di accelerazione e decelerazione o le inversioni del senso di marcia), attraverso le telecamere e la relativa documentazione.

  1. Guida in stato d’ebrezza e alcolock

Per chi è già stato condannato per guida in stato di ebrezza sarà vietata la guida con tasso alcolemico superiore a 0 g/l, anche se inferiore a 0,5 g/l, per evitare la recidiva. Altrimenti, nei due o tre anni di divieto, sarà possibile guidare soltanto con l’installazione dell’alcolock, un dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore al limite. Il dispositivo, che dovrà essere regolamentato dal ministero delle Infrastrutture, dovrà essere installato a spese del conducente.

  1. Sostanze stupefacenti

Stretta sull’uso di sostanze stupefacenti, consentendo agli agenti di effettuare immediatamente il prelievo della saliva in caso di sospetto di alterazione psico-fisica. Le modalità dovranno essere specificate in caso di approvazione, ma si prevede la possibilità di accompagnare il conducente a effettuare il test presso le apposite strutture in caso di impossibilità. L’uso dei cosiddetti “drogometri” non è infatti possibile o efficace.

  1. Mini-sospensione e revoca della patente

Per alcune gravi violazioni del Codice della strada, sarà introdotta l’automatica sospensione della patente, senza necessità di approvazione da parte del giudice di pace. Nel dettaglio, si fa riferimento a uno schema preciso basato sui punti posseduti sulla patente:

  • 7 giorni di sospensione per chi ha tra 10 e 19 punti;
  • 15 giorni di sospensione per chi ha tra 1 e 9 punti.

Si prevede, poi, il raddoppio della sanzione – rispettivamente a 14 e 30 giorni – per il responsabile di incidente stradale. La mini-sospensione riguarda le trasgressioni più pericolose, come il mancato uso delle misure di sicurezza per i bambini, l’uso di dispositivi elettronici durante la guida e la circolazione contromano. Si ipotizza, infine, la revoca definitiva della patente di guida per chi reitera le violazioni più pericolose.

 

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