La Toscana approva la legge sull'equo compenso
Assessore Bugli, 'rafforzato il divieto dei corrispettivi con rimborsi'
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Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato oggi una legge sul giusto compenso delle prestazioni erogate dai professionisti nei confronti sia della Pubblica amministrazione che dei privati. La Toscana, si ricorda, è stata la prima Regione due anni fa ad adottare una delibera sull’equo compenso poi diventata una proposta di legge della Giunta regionale: il testo, elaborato in sinergia con la Commissione regionale dei soggetti professionali, è quello varato oggi dall’Assemblea legislativa toscana. “Con la norma approvata – commenta l’assessore alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, che aveva presentato in Giunta la proposta assieme al governatore Enrico Rossi – sarà rafforzato il divieto di prevedere corrispettivi costituiti da forme di sponsorizzazione o da mero rimborso delle spese sostenute. Non sarà consentito il ricorso a criteri di valutazione delle offerte che alterino l’equilibrio tra le prestazioni professionali rese e il compenso riconosciuto e ai professionisti dovranno essere riconosciuti compensi proporzionati alle prestazioni fornite, con tempi di pagamento certi”. Le prestazioni dovranno essere remunerate in proporzione alla quantità, alla qualità e al contenuto, sulla base di parametri prefissati con decreti ministeriali e relativi alle varie professioni. In assenza di specifici parametri, il compenso sarà determinato riferendosi a prestazioni similari.
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