Anno: XXV - Numero 135    
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La Rete tra Professionisti come unica alternativa al declino delle professioni intellettuali

Sabato 18 maggio u.s., presso il Ramada Hotel di Napoli, si è tenuta l'assemblea per l’approvazione del Rendiconto 2018 e del Bilancio di Previsione 2019 dell’Associazione NetProf Rete tra Professionisti

La Rete tra Professionisti come unica alternativa al declino delle professioni intellettuali

L’assise ha discusso sul futuro delle professioni intellettuali ed in particolare di quelle che io amo definire “giuridico-contabili”. Partiamo dal presupposto che questo, a mio modesto parere, è sicuramente il peggior momento che le professioni stanno attraversato da quando furono istituiti gli ordini professionali. Tutto è iniziato poco meno di dieci anni fa quando, erroneamente, si è cominciato a parlare di crisi economica invece che di cambiamento epocale nel modo di svolgimento della professione. La globalizzazione, la tecnologia, la velocità delle informazioni, il commercio elettronico e l’entrata in campo di enormi colossi tra i quali su tutti Amazon, hanno determinato un cambiamento epocale nel fare impresa e, conseguentemente, nello svolgere le professioni. L’errore più grave che è stato commesso è stato quello di pensare che il peggio sarebbe passato di lì a breve e che tutto sarebbe tornato come prima. Purtroppo così non è stato e, a distanza di dieci anni, la situazione è addirittura peggiorata. Le professioni in generale, e quelle più vicine alle aziende (commercialisti, consulenti del lavoro, avvocati e perfino notai) nello specifico, hanno subito gravi ripercussioni a seguito della crisi di molte micro e piccole imprese. I professionisti, invece di cercare di cambiare il modo di svolgere la propria professione, di adeguarsi alle richieste del mercato, di unirsi in rete e di specializzarsi offrendo nuovi e più innovativi servizi, hanno preferito chiudersi a riccio complicandosi ulteriormente la vita. In un’ottica del superamento di questo impasse, a marzo del 2018 è nata la Rete NetProf. A poco più di un anno dalla sua costituzione, i soci si sono riuniti per discutere su alcune “opportunità” messe a disposizione dal mercato e su diverse partnership sottoscritte con importanti imprese ed organismi pubblici. Nello specifico mi riferisco:

al codice sulla crisi d’impresa;

alle docenze in e-learning accreditate dal C.N.D.C.E.C. e dal C.N.C.d.L.;

all’accordo di partnership con l’UNI.BA.;

al progetto sul Terzo Settore;

agli eventi di Formazione Tecnica e Trasversale;

al progetto di sviluppo della Rete e dei soci della stessa all’esterno;

alla strategia di comunicazione e di marketing;

alle varie convenzioni sottoscritte tra le quali quella con un’importante compagnia di assicurazioni.

Altro tema a me molto caro e che dovrebbe esserlo anche a tutti i professionisti dotati di lungimiranza, è costituito dalla realizzazione del proprio “acquedotto”.

Noi professionisti abbiamo un enorme problema: la nostra attività non è scalabile.  Cosa significa “attività scalabile”?  È quell’attività che, per produrre fatturato e reddito, non ha bisogno del lavoro personale del professionista. In altre parole una professione in cui non vieni pagato per le ore che lavori personalmente e che non presenta i limiti di quanto puoi lavorare ogni giorno. In sostanza ricevi le cosiddette “rendite passive” anche quando sei a casa o in vacanza. Riuscire a creare il proprio acquedotto significa poter dedicare tempo a se stessi, ai propri hobbies, alla propria famiglia ed a sviluppare progetti ad alto valore aggiunto.

Alcuni dei modi per raggiungere questo obiettivo sono:

scrivere libri di successo (copyright);

realizzare corsi di formazione da rivendere on line (webinar e infoprodotti);

gestire immobili;

trading;

rendite da aziende proprie e/o di terzi;

network marketing;

far parte di una rete in cui si condividono processi, progetti, strumenti, ecc.

In questo ultimo caso, così come riportato nella frase di George Bernard Show, la forza è nel gruppo.

Far parte di una rete e, nello specifico, di una rete di professionisti, porta tanti benefici in termini di condivisione di idee, di progetti, di sviluppo di strumenti e strategie, senza dimenticare la possibilità di risolvere insieme le varie problematiche che si dovessero verificare quotidianamente.

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