Anno: XXV - Numero 85    
Giovedì 16 Maggio 2024 ore 13:00
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DdL Bilancio: le proposte del Cno in audizione

Tra le misure di rilievo: l'esonero dei contributi previdenziali, l'indennità per i congedi parentali, le misure di flessibilità in uscita.

DdL Bilancio: le proposte del Cno in audizione

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha offerto il proprio contributo nell’ambito della discussione in merito al Disegno di Legge Bilancio 2024, presentando nel corso dell’audizione preliminare – svoltasi il 9 novembre scorso presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato – un documento riassuntivo delle principali misure in materia di lavoro, fisco e previdenza, ponendo l’accento sugli interventi ritenuti di primaria importanza come la riduzione dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti, l’indennità relativa ai congedi parentali, il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione, le misure di flessibilità in uscita. In merito all’esonero parziale dei contributi previdenziali (art. 5), il CNO ha chiesto di rendere strutturale tale misura, oggi limitata solo al 2024, prevedendo che l’incremento della percentuale di esonero previsto produca effetti anche sul rateo di tredicesima. E suggerendo l’estensione di tali previsioni ai lavoratori iscritti alla Gestione Separata dell’Inps. In riferimento alle misure di flessibilità in uscita (art. 30), è stata apprezzata la  proroga di Quota 103 e Ape sociale, anche se verrà ristretta la platea dei soggetti che accederanno all’anticipo. In merito ad Opzione Donna, prorogata anche per il 2024, si è fatta presente la difficile applicazione del requisito soggettivo, che prevede che la lavoratrice sia dipendente o licenziata da imprese per le quali è aperto un tavolo di gestione della crisi d’impresa presso la sede aziendale. Ed è stato suggerito di modificarlo, eleggendo la platea delle donne che abbiano esaurito la NASpI. In materia di congedi parentali (art. 36) il CNO ha proposto che l’innalzamento della misura all’80% della retribuzione sia sempre riferita al primo mese indennizzato al genitore lavoratore e che la misura del 60%, elevata all’80% solo per il 2024, sia riferita al secondo mese indennizzato. Richiesto inoltre di estendere, anche in misura diversa, alle madri lavoratrici con un solo figlio l’esonero contributivo riconosciuto alle madri lavoratrici con 3 o più figli fino al 18° anno di età del figlio più piccolo e alle lavoratrici madri di 2 figli fino al 10° anno di età del figlio più piccolo (art. 37). In tema fiscale, poi, il Consiglio Nazionale dell’Ordine ha fatto notare come siano troppo restrittive le misure di contrasto all’evasione e per la razionalizzazione delle procedure di compensazione dei crediti (art. 23), al punto da far ricadere sulla totalità dei contribuenti maggiori oneri e burocrazia. Le nuove modalità di utilizzo in compensazione dei crediti vantati nei confronti di Inps e Inail, ad esempio, addossano ai sostituti d’imposta l’onere finanziario di anticipare, senza poter immediatamente compensare, le somme da erogare ai lavoratori per conto degli Istituti. Nel documento vengono, infine, menzionate alcune misure assenti dell’attuale Ddl di Bilancio per chiederne l’inserimento: si tratta dell’esonero per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani e donne e del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno. Le osservazioni della Categoria sono state illustrate ieri nel corso di “Diciottominuti – uno sguardo sull’attualità“.

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