Anno: XXV - Numero 76    
Venerdì 3 Maggio 2024 ore 13:15
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Batosta sui prelievi bancomat.

Tutte le cifre: quanto ci costa Novità e rincari in arrivo per i risparmiatori che vorranno prelevare dei contanti tramite Atm da un istituto bancario differente dal proprio.

Batosta sui prelievi bancomat.

Non solo aumenti dei costi ma soprattutto incertezza per quanto riguarda le commissioni applicate al momento del prelievo, dato che la riforma prevede che a determinare il totale da applicare all’operazione sarà non più la propria banca bensì quella a cui appartiene l’Atm utilizzato. Uno studio condotto dalla Banca centrale europea avrebbe rilevato che il 53% dei risparmiatori italiani non paga alcuna commissione sui prelievi effettuati dai terminali Atm, indipendentemente dall’istituto di credito a cui questi appartengono, mentre il 35% vedrebbe applicare, talvolta, tali costi aggiuntivi alla stessa operazione. Vi sarebbe addirittura un 12% di italiani che non conosce assolutamente le tariffe applicate dal proprio istituto bancario, non avendo mai prestato attenzione alle stesse al momento del contratto.

Ad oggi il maggior numero di banche tende a non applicare tariffe ai prelievi col bancomat dei propri clienti, o a tenere comunque a costi molto bassi. Spesso capita che l’importo della commissione sia strettamente connesso alla somma prelevata, ed applicabile solo per piccoli importi di denaro. Ora alcuni istituti di credito hanno deciso di sobbarcarsi comunque l’onere di tali tariffe e di non far pagare quindi alcuna commissione ai clienti che prelevano da altri Atm, mentre altre banche faranno pagare anche fino a 2 euro.

Bancomat Spa ha quindi presentato il progetto di riforma direttamente all’Antitrust, che vuole vederci chiaro prima di dare il via libera alle modifiche, previste in calendario per la fine del 2021. La società parla di una soluzione studiata per garantire “efficientamento del servizio e remunerazione più trasparente per gli utenti”, anche se appare chiaro e lampante il fatto che ad essere colpiti saranno proprio i risparmiatori, ignari di quale tariffa verrà applicata al momento del prelievo su un Atm riferibile ad altro istituto bancario. Nel testo presentato all’Antitrust, Bancomat Spa ci ha tenuto a specificare che sia una riforma necessaria per”l’aumento dei costi sostenuti dalle banche nella gestione degli Atm, legati all’evoluzione tecnologica di tali apparecchiature e ai maggiori rischi collegati ad iniziative fraudolente. Costi che in molti casi, sarebbero maggiori rispetto all’ammontare della commissione interbancaria”. Bancomat parla della “sostituzione delle commissioni interbancarie con l’applicazione al titolare della carta di una eventuale commissione definita in via autonoma da ciascuna banca proprietaria dell’Atm e che eroga, dunque, il servizio di prelievo attraverso le proprie apparecchiature. Tale commissione sarebbe resa nota al titolare della carta prima dell’autorizzazione all’operazione di prelievo”. Ovvio che, dal momento che un istituto bancario dovrà definire i costi di prelievo presso i propri Atm da parte di non clienti, non vi è motivazione alcuna che possa spingere a venire incontro a tali utenti con tariffe agevolate. Questo, probabilmente sarà il punto focale dell’analisi delle condizioni effettuata dall’Antitrust sui possibili rincari.

 

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