Anno: XXVI - Numero 207    
Mercoledì 29 Ottobre 2025 ore 13:15
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Approvata la riforma della maturità, cambia l’esame e non solo.

Il ministro: non sarà più possibile boicottare la prova orale, ma questa legge non si limita a rinnovare l’esame.

Approvata la riforma della maturità, cambia l’esame e non solo.

L’aula della Camera ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto legge per la riforma dell’esame di Stato del secondo ciclo di istruzione e per il regolare avvio dell’anno scolastico 2025/2026, già approvato dal Senato. I sì sono stati 138, i no 91, 9 gli astenuti.

La riforma dell’esame di Maturità, approvata in via definitiva dal Parlamento, è “una svolta importante”. Così in una nota il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dopo il via libera della Camera. “Con questa riforma ridiamo senso alla Maturità restituendo valore a un passaggio decisivo del percorso formativo delle studentesse e degli studenti, riaffermando i principi del merito, dell’impegno e della responsabilità individuale. Per questo, dal prossimo anno non sarà più possibile boicottare la prova orale: chi farà volontariamente scena muta sarà bocciato. L’orale si concentrerà su quattro materie scelte a gennaio di ogni anno, e la valutazione finale terrà conto anche dell’impegno del candidato in attività extrascolastiche particolarmente meritorie” ha ricordato.

“Questa legge non si limita a rinnovare l’Esame, ma guarda all’intero sistema educativo, con il passaggio della filiera tecnologico-professionale del 4+2 da sperimentale a ordinamentale. Ogni giovane potrà contare su un’istruzione tecnica e professionale di 4 anni con programmi fortemente innovativi e un rapporto più stretto con il mondo delle imprese e del lavoro. Con questa legge diamo anche più soldi in busta paga ai docenti, più risorse per Agenda Sud, rafforziamo la sicurezza delle scuole, potenziamo la formazione dei docenti e fissiamo paletti più stringenti per i servizi di trasporto delle gite. È un ulteriore passo avanti verso una scuola che mette al centro la persona dello studente e ne accompagna la crescita con serietà e competenza” ha aggiunto.

Con l’approvazione definitiva alla Camera dei Deputati, diventa legge la riforma della Maturità, che segna un cambiamento profondo non solo per l’Esame conclusivo del secondo ciclo, ma per l’intero sistema scolastico. Il provvedimento introduce infatti misure strutturali anche per il canale della formazione 4+2, per la sicurezza degli edifici scolastici, per la valorizzazione dei docenti, confermando una visione di scuola più moderna e centrata sulla crescita degli studenti.

Ulteriori misure sono rivolte ad assicurare nuove risorse alle scuole di Agenda Sud, a stanziare 240 milioni per il rinnovo del contratto della scuola e a garantire regole di sicurezza più stringenti per i viaggi d’istruzione.

Dal prossimo anno non sarà inoltre più possibile boicottare la prova orale: chi farà volontariamente scena muta sarà infatti bocciato. L’orale si concentrerà su quattro materie scelte a gennaio di ogni anno, e la valutazione finale terrà conto anche dell’impegno del candidato in attività extrascolastiche particolarmente meritorie.

Inoltre, oggi il Consiglio dei ministri ha approvato oggi due provvedimenti che introducono novità in materia di formazione scuola-lavoro, sicurezza degli studenti e valorizzazione del sistema scolastico delle isole minori. Con il decreto-legge in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro si
estende la copertura assicurativa anche agli eventuali infortuni avvenuti durante il tragitto tra l’abitazione o altro domicilio e il luogo in cui si svolge l’attività di formazione scuola-lavoro.
Allo stesso tempo, viene stabilito che le convenzioni stipulate tra scuole e imprese ospitanti non potranno più prevedere attività di formazione scuola-lavoro nelle lavorazioni ad elevato rischio per gli studenti. Contestualmente, l’Inail promuoverà nelle scuole campagne informative e progetti educativi dedicati alla diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nell’ambito
dell’insegnamento dell’educazione civica. Con un disegno di legge dedicato alle isole minori si introducono inoltre misure specifiche per valorizzare il personale scolastico che presta servizio in tali realtà, prevedendo l’attribuzione di punteggi aggiuntivi nelle graduatorie provinciali per le supplenze.

 

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