Lo sciopero dei balneari contro Stato, Ue e consumatori.
Ora gli autisti hanno trovato Il Sindacato Balneari italiani (Sin) ha proclamato per il prossimo 9 agosto (con possibile replica il 19) uno sciopero dei loro aderenti perché pretendendo il rimborso dei propri investimenti sulle spiagge demaniali.un altro escamotage.

I balneari occupano illegalmente da decine d’anni le spiagge demaniali, per le quali pagano affitti irrisori a fronte di costi sempre più alti per i servizi che erogano. Dopo un tira e molla di tutti i governi locali e nazionali nei confronti delle istituzioni comunitarie che – direttiva Bolkestein del 2006 – hanno impedito le gare per le assegnazioni di queste spiagge… sembra che siamo arrivati al dunque, e dal prossimo 1° gennaio si dovrebbe procedere coi bandi.
Questi balneari, oltre a far confusione per cercare di far rinviare ancora le gare, avanzano pretese economiche per quanto hanno costruito su queste spiagge. Pretesa illegittima grazie ad una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea di alcune settimana fa. Illegittimità di cui se ne è fregata la Regione Toscana che, prima fra tutte, ha approvato alcuni giorni fa una delibera per rimborsare.
Lo “sciopero” dei balneari del 9 agosto sarà nell’aprire i propri servizi solo alle 9,30, mentre nella reiterazione del 19 agosto, l’apertura dovrebbe avvenire alle 10,30. Il consiglio che diamo ai bagnanti è di pretendere simbolicamente un rimborso di quanto pagato e non fruito… chè l’esercizio del diritto di sciopero non dovrebbe consentire la pretesa.
Si tratta, in sostanza, di uno sciopero contro lo Stato e l’Ue:la norma per le gare al 1 gennaio è irrevocabile… anche se le fantasie in merito non sarebbero una sorpresa, e anche perché le multe europee che ne deriverebbero, non le pagherebbero i balneari, ma tutti i cittadini. Ed è uno sciopero contro i consumatori che non potranno fruire di servizi già pagati.
Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc
Comunicato stampa dell’Aduc
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