Pd, a rischio chiusura il circolo di Prodi a Bologna
Il partito ha 4 milioni di debiti con la Fondazione degli ex Ds.
In evidenza

Il circolo Galvani, dove era iscritto Romano Prodi e dove mosse i primi passi Elly Schlein, ma anche il Passepartout insieme a circa il 40% delle sedi.
Il Pd a Bologna si prepara a tirare giù le serrande di quasi la metà delle proprie sedi in città e provincia, come ricostruisce il Corriere di Bologna.
Il motivo affonda nella scelta fatta quasi vent’anni fa, quando il partito nacque. Tutto il patrimonio immobiliare ereditato dal Pci (particolarmente corposo a Bologna e in Emilia-Romagna) non passò al Pd ma fu trasferito a un ente (la Fondazione Duemilia) nato appositamente e controllato dagli ex Pci che ha affittato le sedi al Pd. Quando è stato pesantemente ridimensionato il finanziamento pubblico ai partiti, però, il Pd non ha più avuto i soldi per pagare gli affitti e ha accumulato un debito di circa 4 milioni con la Fondazione Duemila.
Come ricostruisce la stampa locale, il 20 gennaio è prevista una direzione del partito che dovrà avallare questo maxi taglio che riguarda, fra le altre sedi storiche, il circolo Passepartout di via Galliera che negli anni è stato teatro di moltissime iniziative anche per la sua posizione centrale.
Insomma, un ulteriore maxi-ridimensionamento dell’attività del partito. Ma la base degli iscritti è in rivolta e i segretari dei circoli chiedono un incontro alla Fondazione Duemila per salvare un patrimonio della politica bolognese.
Altre Notizie della sezione

Il Festival non attira più.
12 Febbraio 2025Sanremo, per un italiano su tre programma noioso e ormai superato.

Guido Crosetto e la truffa usando il suo nome
11 Febbraio 2025La mia denuncia è già pronta.

Vandalizzati i monumenti alle foibe Basovizza e a Torino alla vigilia Giorno ricordo
10 Febbraio 2025Scritte in lingua slava.