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I paladini del reddito di cittadinanza tacciono.

A Prato l'ultimo raggiro: in 19 percepivano indebitamente il sussidio

I paladini del reddito di cittadinanza tacciono.

Da una parte la strenua difesa del reddito di cittadinanza, dall’altra i numeri della vergogna. Quelli che mostrano l’altro lato della medaglia. Mentre Giuseppe Conte sta percorrendo l’Italia per sostenere il mantenimento del sussidio grillino, continuano a sussegursi casi di denunce per percezioni indebite, con annesse truffe allo Stato. Il più recente arriva da Prato, dove i carabinieri hanno individuato 19 persone che avrebbero ottenuto il beneficio assistenzialista pur non avendone diritto. Incrociando i dati forniti dall’Inps e dagli uffici dell’anagrafe, i militari hanno scoperto un’illegittima percezione pari a circa 60mila euro. Cifra che potrebbe aumentare, dal momento che altre posizioni sopette sono al momento al vaglio.

Le notizie di questo tenore hanno una cadenza pressoché giornaliera, sebbene i Cinque Stelle sembrino far finta di niente. Secondo Giuseppe Conte, i furbetti del reddito sarebbero infatti solo una sparuta minoranza e il clima ostile alla suddetta misura sarebbe stato creato da una “campagna mediatica” attenta solo a evidenziare le irregolarità. Che il problema esista, tuttavia, lo ha certificato di recente anche l’Inps guidata dall’economista Pasquale Tridico, nominato alla guida dell’ente previdenziale proprio dall’ex premier. Meglio tardi che mai. A ricordare a Conte i dati sui tentativi di raggiro ci ha pensato poi il sottosegretario al Mur e deputato di Fdi, Augusta Montaruli, proprio nelle ore il cui il leader pentastellato era tornato a lodare il reddito nel corso del suo tour “acchiappa-consensi”.

A chi afferma che il rischio di truffe sul reddito di cittadinanza rappresenti una percentuale irrisoria è sufficiente rispondere con i numeri. Su un milione e 290 mila domande per il reddito presentate nei primi 10 mesi di quest’anno, l’Inps ne ha preventivamente respinte 240 mila: un quinto. Sono dati che i paladini di questa misura, quelli che ci costruiscono tourné in sua difesa, nelle piazze e in tv si guardano bene dal ricordare“, ha osservato Augusta Montaruli, riservando un’ulteriore stoccata ai pentastellati: “Aggiungo che tali controlli preventivi dell’Inps sono partiti solo quest’anno: durante i governi Conte I e II non venivano effettuati e dunque non sapremo mai quante truffe o domande inidonee non sono state respinte“.

Peraltro, agli emblematici dati sulle richieste respinte o sospese, andrebbero aggiunti quelli ancor più impressionanti sulle irregolarità scovate ex post, grazie alle attività delle forze dell’ordine. E in questo caso l’elenco degli episodi truffaldini sarebbe altrettanto significativo. Non più di una settimana fa, i carabinieri avevano denunciato a piede libero ben 95 persone che percepivano il sussidio in mancanza dei requisiti richiesti, con un conseguente danno erariale stimato per oltre mezzo milione di euro. A fine ottobre, a Cagliari 300 stranieri erano stati denunciati con l’accusa di aver truffato lo Stato italiano per ottenere il reddito di cittadinanza. Come dimenticare poi la truffa da 2milioni di euro riscontrata dai carabinieri nella Capitale?

Il governo Meloni vuole giustamente sostenere i fragili, impedendo la stagnazione del mondo del lavoro che il reddito di cittadinanza ha causato, superando questa misura. Si tratta di un approccio politico serio e responsabile, diametralmente all’opposto rispetto a chi aizza le piazze facendo ricorso alla mera propaganda“, ha affermato la deputata meloniana Montaruli. Ma i pentastellati intendono dare battaglia, evocando addirittura il rischio di disordini e scontri nel caso il governo osasse mettere mano al sussidio grillino.

Tratto da Il Giornale

 

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