Cinque anni per discutere il ricorso contro la bocciatura, nel frattempo è diventato avvocato
Un aspirante legale si era rivolto al Tar per contestare il giudizio negativo all'orale nel 2015, ma nell'ultima sessione ha conseguito il titolo
Cinque anni fa non aveva superato l’orale per diventare avvocato, così si era rivolto al Tribunale amministrativo regionale per contestare quella decisione.
A distanza di cinque anni, però, non c’è stato bisogno di sostenere l’udienza amministrativa, in quanto il ricorrente è diventato avvocato nel corso dell’ultima sessione.
Il ricorrente, assistito dagli avvocati Michela Flamini e Virginia Marchesini, aveva presentato ricorso contro il Ministero della Giustizia, Commissione Esami Avvocato Sessione 2015 presso la Corte d’appello di Perugia, chiedendo l’annullamento del verbale-provvedimento con il quale la II Sottocommissione per gli Esami di Avvocato – Sessione 2015 presso la Corte d’Appello di Perugia “ha valutato negativamente la prova orale sostenuta dal ricorrente, dichiarando lo stesso non idoneo all’esercizio della professione forense”.
Il 15 ottobre del 2020, però, il ricorrente “ha comunicato l’avvenuto conseguimento dell’abilitazione forense, con conseguente cessazione della materia del contendere”.
Il Collegio giudicante ha preso atto della richiesta e chiuso la vicenda, compensando le spese.
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