Sondaggi politici, tonfo di Meloni che perde oltre 1 punto mentre Conte avanza
I sondaggi elettorali mostrano come FdI abbia perso il -1,2%, calando al 29,1. Cosa c'è dietro una così netta perdita di consenso .

IPA Sondaggi elettorali: FdI 29,1% | PD 22,3% | M5S 12,7%.
Fratelli d’Italia è in forte calo: il partito della premier Giorgia Meloni ha perso il -1,2% dall’ultima rilevazione, andando al 29,1%.
Se FdI piange, il Partito Democratico non ride: la formazione di Elly Schlein cala del -0,3% andando al 22,3%. Buone notizie per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che incassando il +0,5% va al 12,7%.
Perché FdI perde consenso
Il drastico calo di FdI può essere spiegato avanzando alcune ipotesi. Per prima cosa, il periodo delle dichiarazioni dei redditi ha costretto gli italiani a un bagno di realtà, cioè ad affrontare una situazione economica tutt’altro che rosea;
Si somma il fatto che l’estate porta con sé frustrazione per molti: come emerso da una indagine commissionata a Emg Different, 8,4 milioni di italiani (oltre il 14%) non andrà in vacanza.
Parte dell’elettorato non ha poi gradito la posizione favorevole dell’Italia all’aumento delle spese militari Nato.
E c’è infine la questione degli scandali, con il redivivo caso Almasri in pole position. “Gli scandali
Chi sale e chi scende nei sondaggi sabato
La rilevazione elettorale che segue mostra l’andamento medio del gradimento dei partiti politici nelle ultime 2 settimane. I dati vengono messi a confronto con quelli rilevati il 4 luglio 2025 (mentre qui è possibile trovare i numeri dei precedenti sondaggi politici):
- Fratelli d’Italia – 29,1% (-1,2%);
- Partito Democratico – 22,3% (-0,3%);
- Movimento 5 Stelle – 12,7% (+0,5%);
- Forza Italia – 8,9% (-0,2%);
- Lega – 8,5% (+0,2%);
- Alleanza Verdi e Sinistra – 6,4% (=);
- Azione – 3,3% (-0,2%);
- Italia Viva – 2% (-0,1%);
- +Europa – 1,8% (+0,2%);
- Noi Moderati – 0,9% (-0,1%).
La Supermedia Youtrend ha elaborato per Agi le intenzioni di voto degli elettori italiani trovando la quadra fra una serie di sondaggi elettorali: Demopolis (data di pubblicazione 30 giugno), Ipsos (28 giugno), Ixè (26 giugno), Swg (30 giugno e 7 luglio) e Tecnè (27 giugno, 4 e 5 luglio).
All’11 luglio 2025, data di pubblicazione della Supermedia, la situazione delle coalizioni è la seguente:
- centro-destra – 47,4%;
- centro-sinistra – 30,6%;
- Movimento 5 Stelle – 12,7%;
- Terzo Polo – 5,3%;
- altri – 4%.
La situazione alle elezioni europee dell’8 e del 9 giugno 2024:
- centro-destra – 46,4%;
- centro-sinistra – 32,1%;
- Movimento 5 Stelle – 9,8%;
- Terzo Polo – 7,1%;
- altri – 4,7%.
Alle elezioni politiche del 25 settembre 2022:
- centro-destra – 43,8%;
- centro-sinistra – 26,1%;
- Movimento 5 Stelle – 15,4%;
- Terzo Polo – 7,8%;
- altri – 6,9%.
Chi vincerebbe se si votasse oggi
Nonostante il tonfo di FdI, se oggi si andasse a votare il centro-destra incasserebbe il 47,4% dei consensi, andando in leggera crescita rispetto alla settimana precedente (47,3%).
Il centro-sinistra unito (ma senza M5S) va a quota 30,6%, in leggerissima crescita rispetto a sette giorni prima (30,5%). Il campo largo (Pd + M5S) varrebbe il 43,3% (prima era il 43,2%).
Le opposizioni, tutte insieme, (ma ad eccezione dei partiti esigui che non compaiono in questa rilevazione) valgono il 48,6% (dal 48,4% della settimana precedente). Si tratterebbe, comunque, di un’ipotesi di scuola: difficile far convivere anime differenti con differenti elettorati di riferimento.
Chi resterebbe fuori dal Parlamento
Se oggi si tornasse a votare il Rosatellum, l’attuale legge elettorale, eliminerebbe dalla circolazione i partiti esigui incapaci di superare la soglia di sbarramento del 3% in una corsa solitaria. Nello specifico, sparirebbero:
- Italia Viva di Matteo Renzi (2%);
- +Europa di Riccardo Magi (1,8%);
- Noi Moderati di Maurizio Lupi (0,9%).
Astensionismo e indecisione
Nelle ultime settimane l’interesse degli italiani per la politica è andato aumentando, probabilmente anche per via del referendum di giugno. L’ultima rilevazione Ipsos in materia risale allo scorso 26 giugno e mostra come siano diminuiti astenuti, indecisi e persone che voterebbero scheda bianca o scheda nulla per protesta, che oggi si attestano a quota 41%. La situazione è incoraggiante, se si pensa che alle elezioni europee del giugno 2024 il dato aveva raggiunto quota 53,1%.
Oggi i votanti effettivi sono dunque il 59%. Tolto il non voto, è questo il reale quadro relativo alle preferenze dell’elettorato italiano:
- Astensione – 41,%;
- Fratelli d’Italia – 17,95%;
- Partito Democratico – 13,75%;
- Movimento 5 Stelle – 7,83%;
- Forza Italia – 5,49%;
- Lega – 5,26%;
- Alleanza Verdi e Sinistra – 3,96%;
- Azione – 2,04%;
- Italia Viva – 1,24%;
- +Europa – 1,11%;
- Noi Moderati – 0,62%.
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