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Giovedì 16 Maggio 2024 ore 13:00
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Riforma fiscale, cambia pressione su imprese e dipendenti. Gli effetti sulla busta paga

Semplificare e ridurre il carico fiscale per imprese e persone è l’obiettivo della Delega fiscale approvata ad agosto. Entro 24 mesi l’attuazione: taglio dell’Irpef al superamento dell’Irap

Riforma fiscale, cambia pressione su imprese e dipendenti. Gli effetti sulla busta paga

L’obiettivo di semplificare e ridurre il carico fiscale per imprese e persone è affidato alla Delega fiscale, approvata ad agosto, che entro 24 mesi dovrà trovare attuazione attraverso uno o più decreti legislativi. Dal taglio dell’Irpef al superamento dell’Irap, sono molte le misure indicate che hanno ricadute su imprese, lavoratori e famiglie. Ma per la tempistica occorrerà vedere la disponibilità di risorse. 

Su attuazione Delega fiscale si procederà in tre fasi. Precedenza a misure a costo zero

Sui prossimi passaggi ha fatto il punto il viceministro dell’Economia Maurizio Leo: «Abbiamo insediato tredici commissioni su tematiche specifiche che hanno ultimato i lavori» ha detto, intervenendo a Telefisco del Sole 24 ore, ed è stato istituito il Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria. «Analizzeremo le proposte delle Commissioni per dare vita agli schemi di decreti legislativi. Si procederà in tre fasi: la prima è quella dei provvedimenti che non richiedono copertura, come la ridefinizione dei procedimenti, accertamento e calendario delle dichiarazioni, il meccanismo del concordato preventivo per le piccole e medie imprese, che riguarderà il biennio 2024-2025, l’allargamento del meccanismo di compliance alle imprese medio grandi con fatturati fino a 100 milioni di euro», per citarne alcuni. «Poi dovremo misurare le risorse a disposizione per capire quali misure potranno entrare in vigore da gennaio 2024». D’altra parte la preoccupazione del governo è legata ai conti pubblici: «A causa dell’aumento dei tassi l’Italia avrà un’ulteriore spesa per interessi relativi ai titoli del debito pubblico per circa 14-15 miliardi e dobbiamo essere assolutamente prudenti». Infine, «il terzo momento sarà quello delle norme che richiederanno risorse più impegnative». In ogni caso, «l’idea è di mettere in consultazione i testi e, intanto, procede con l’agenzia delle Entrate il lavoro sui Testi unici in forma compilativa». 

Per cuneo fiscale e rimodulazione aliquote resta nodo risorse

Tra le norme che richiedono interventi più rapidi c’è il cuneo fiscale, «che va rinnovato dal primo gennaio 2024». Su questo punto, un quadro più chiaro lo si potrà avere il 27 settembre con l’arrivo dei documenti della Nadef. È infatti la legge di bilancio 2024 che dovrà provvedere alle risorse e «se ci saranno le condizioni, potremo passare a un sistema a tre aliquote, con l’aliquota del 23% che abbraccia le prime due».

Secondo gli esperti per le due misure ci vorranno 10 e 4 miliardi di euro. A ogni modo, le aliquote Irpef erano già state ridotte da cinque a quattro dal governo Draghi nel 2022 prevedendo, fino a 15 mila euro, un’aliquota al 23%, da 15 mila a 28 euro una al 25%, da 28 mila a 50 mila euro al 38% e oltre i 50 mila euro al 43%. L’ipotesi del Governo è, come ricostruito dal Corriere Economia di oggi, “portare la prima (al 23%) per redditi fino ai 28 mila euro. Il secondo scaglione, invece, si applicherebbe sempre fino a 50 mila euro ma con una percentuale al 33%. Nessuna variazione, poi, per l’ultima aliquota che rimarrebbe al 43% per redditi oltre i 50 mila euro». Sul tappeto ci sono poi anche le altre misure annunciate, tra le quali “la detassazione delle tredicesime fino a 35 mila euro di reddito, che potrebbero slittare”.

Previsto anche un graduale superamento dell’Irap

Si attendono le modalità attuative Tra gli altri aspetti al centro della delega fiscale c’è anche il graduale superamento dell’Irap. Come ricostruito da una recente comunicazione di Federfarma, “viene prevista la revisione organica dell’IRAP volta all’abrogazione del tributo regionale e alla contestuale istituzione di una sovraimposta – determinata secondo le regole dell’IRES -, tale da assicurare un equivalente gettito fiscale atto a garantire il finanziamento del fabbisogno sanitario, nonché il finanziamento delle Regioni che presentano squilibri di bilancio sanitario ovvero che sono sottoposte a piani di rientro. Il superamento dell’Irap dovrà essere attuato in modo graduale dando priorità alle società di persone e alle associazioni tra artisti e professionisti; in una successiva fase verrà esteso alle società di capitali. Tali interventi normativi non dovranno comportare aggravi di alcun tipo sui redditi di lavoro dipendente e di pensione”.  

Farmacista 33

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